mercoledì 30 dicembre 2009

La vera guerra è contro il nostro intelletto














Proseguendo sul tema giá tracciato e relativo al gioco con i soldatini, tanto caro ai nostri "tutori", vado a postare oggi un paio di articoli significativi e chiarificatori. Il primo dal Blog di Duffy's Blog.com ed il secondo tratto dal blog di pressante.com
Clicca quí :

..Inoltre, pur prendendone atto con beneficio di inventario sulla veridicitá del contenuto, riporto qui di seguito l'interessante l'articolo pubblicato oggi su diversi blog, qui quello citato da:
Clicca quí:

...causa i soliti rituali idioti di fine anno, mi ritireró nella mia grotta/tana, con l'intento di salvaguardare la mia argentea e ancor giovane pelliccia da lupo, dai possibili danni derivati dall'umana stupiditá volta in queste occasioni a scimmiottare effetti pirotecnici e spari da guerra...... Nell'augurarvi un anno spero (ma dubito!) migliore......il sempre Vs. Lupogrigio

Servizietti privati e pubblici: verso i soldati di ventura

SCRITTO DA PIETRO CAMBI
MARTEDÌ 29 DICEMBRE 2009 00:00

l'italia è una repubblica delle banane fondata sul lavoroAffaccendati nei preparativi natalizi ci siamo fatti scappare qualche notizia succulenta, almeno per chi sente avvicinarsi il medioevo. Nascosta nelle pieghe della finanziaria, approvata a colpi di fiducia senza dibattito parlamentare, ad esempio, c'e' una bella polpetta avvelenata almeno per chi crede che i soldati di ventura non siano una buona cosa in una Repubblica che aspiri, dal basso, come vedremo, ad essere una Repubblica delle Banane.

Eccola qua:

Articolo 2 comma 23 (non 22, fortunatamente)

"è costituita la societá per azioni denominata «Difesa Servizi Spa», con sede in Roma. Il capitale sociale della societá di cui al presente comma è stabilito in 1 milione di euro e i successivi eventuali aumenti del capitale sono determinati con decreto del Ministro della difesa, che esercita i diritti dell’azionista. Le azioni della societá sono interamente sottoscritte dal Ministero della difesa e non possono formare oggetto di diritti a favore di terzi"

Nascerá quindi, a meno di improbabili ripensamenti, una Societá per azioni che avrá il compito di gestire l'immenso patrimonio immobiliare del Ministero delle Difesa Italiano, i marchi ed il "logo" delle varie armi, le commesse, in pratica tutto ciò che comporta transazioni monetarie, al fine, come si suol dire in questi casi, di "valorizzare" il tutto. Anche senza essere antimilitiaristi integralisti, ammetterete che la cosa NON suona bene, anche perchè è senza precedenti anche nei liberalissimi USA e UK.

Dove ci porterá questa cosa?

Beh, tanto per cominciare a tante "belle" valorizzazioni di coste ancora intatte, isole fantastiche, ed immobili prestigiosi in zone centrali delle principali cittá italiane.

Poi ad un prevedibile magna-magna per gli appalti futuri (e giá, anche al livello delle singole caserme, il malcostume era diffuso in modo capillare e pervasivo).

Poi ad una facilissima assegnazione di realizzazioni scomode, ad esempio le centrali nucleari, gli inceneritori, alla neonata Societá, che potrá gestire i fondi con la dovuta segretezza e liberalitá, nel previsto segreto militare.

Come dicevo, per come sono messe le cose, dovremmo seriamente lottare per raggiungere un livello da stato bananiero.Una dimostrazione al volo? Se dobbiamo basarci sul più noto tra questi, il Costarica, ne stiamo nettamente al di sotto,in termini di stabilitá politica, istituzionale, protezione dell'ambiente e tasso di alfabetizzazione (sic). Anche perchè, ilCostarica, unico caso nel mondo, ha abolito l'esercito, qualche decennio fa.

Se ancora non siamo convinti, forse ci convincerá il livello culturale e politico con cui queste operazioni vengono fatte.

In questa intervista, che dovrebbe essere chiarificatrice, troverete un esempio calzante di quello che intendevo.

Non basta ancora?

Beh sappiate che presto toccherá anche alla Protezione civile, che cosi potrá disporre liberamente dei fondi stanziati per le emergenze senza dover fare concorsi, bandi pubblici et alia inutilia.

martedì 29 dicembre 2009

Mutallab e la Palla di Fuoco (tratto da una storia vera)


Tratto dal blog di felice Capretta


Ancora sotto le palle dell’albero di natale, poco dopo il giorno di santo stefano (che in inglese si chiama boxing day: il giorno delle scatole, il giorno dei pacchi), insomma nel bel mezzo di palle e pacchi doveva per forza arrivare una fregatura.
Una palla di fuoco.
Una palla.
Oggi vi raccontiamo la favola...

Umar Farouk Abdul Mutallab e la Palla di Fuoco
C’era una volta in Nigeria un bravo ragazzo di nome Umar Abdul Farouk Mutallab.
Sua mamma faceva nonsisacosa, suo papa’
era presidente della più antica banca della Nigeria.
Il ragazzo cresceva giovane e forte e tutte le ragazze gli facevano l’occhiolino, un po’ perchè era simpatico, un po’ perchè suo papa’ era ricco sfondato.
Un giorno, papa’ lo chiamo’ a se’ e gli disse: “Umar Abdul Farouk, sto invecchiando e voglio che un giorno tu prenda il mio posto. Voglio che tu vada a frequentare le migliori università del mondo. Andrai a Londra a studiare.”
Così, papa’ gli pago’ gli studi e mando’ Umar a studiare a Londra.
Il giovane si sveglio’ di
buon mattino, fece una buona colazione, e salto’ sulla limousine con autista che lo aspettava per portarlo all’aeroporto.
Dopo un comodo volo in business class, il figlio del presidente della First Bank of Nigeria giunse nella Capitale del Regno Unito, dove papa’ gli aveva procurato un bell’
appartamento da due milioni di euro. O di sterline (la storia non è ben chiara su questo).
Passarono gli anni, e, vuoi per il clima freddo, vuoi perchè tutti i giovani hanno i
grilli per la testa a quell’età, Abdul Farouk fece amicizia con delle cattive compagnie che lo portarono sulla cattiva strada.
Il giovane prese così ad andare in moschea, prima una volta ogni tanto, poi sempre di più, poi ancora, e ancora, e ancora, finchè, peggiora che ti peggiora, entro’ in contatto con persone legate allo Sceicco del Male ed alla sua Potente Organizzazione: Al Qaeda.
Il giovane Abdul cadde vittima dell’Incantesimo Del Terrore e volo’ nello Yemen dove ci sono i campi di addestramento dell’Esercito Del Male in compagnia di altri povere vittime delll’Incantesimo.
Il giovane Abdul ormai delirava.
Con papa’ parlava solo di cose cattive.
Papa’ se ne accorse e telefono’ alla polizia nigeriana e alle
autorità internazionali (?) spiegando che suo figlio ormai era sotto l’influsso delle Forze del Male.
Abdul Farouk era pero’ ormai destinato all’azione.
Si imbarco’ così su un
volo per gli USA, con una borsa di acqua calda (ma alcuni dicono che fosse un preservativo, mentre ora si scopre che si trattavano di mutandoni ripieni) pieno di esplosivo liquido.
Il nostro (anti)eroe ebbe il suo momento di passare alla storia a
dieci minuti dall’atterraggio.
Cerco’ di innescare la reazione esplosiva ma tutto quello che ottenne fu una
fiammata.
Si batte’ come un leone, finchè l’equipaggio e i passeggeri non ebbero la meglio.
L’aereo atterro’ con procedura di emergenza, e le agenzie di sicurezza degli USA dichiararono subito che si rendeva necessaria una ulteriore stretta nella sorveglianza aeroportuale.

Al Qaeda rivedico’ con un “messaggio sul web” (di cui non si trova nè l’originale, nè la fonte, nè l’autenticità).
E tutti vissero fifoni e contenti.
Questa la bella favola che fin qui ci è stata raccontata.
Risultano invece molte stranezze su cui sarebbe opportuno soffermarsi.

Mutallab, chi era costui?
Umar Abdul Fantozz Mutallab, 23 anni, è il figlio del presidente della prima banca della storia della Nigeria, Alhaji Mutallab ha
rassegnato le dimissioni il 16 Dicembre 2009, vale a dire 10 giorni prima del fatto.

Viveva a Londra, dalle parti di Oxford Street, l’equivalente di Via Condotti o Via Montenapoleone, tanto per capirci.
Secondo
Il sole 24 ore

aveva chiesto un visto d'ingresso in Gran Bretagna per studiare a un'università inesistente e in seguito ai controlli fatti dalle autorità il visto gli era stato negato e il suo nome era stato inserito nella "security watchlist" di persone considerate un rischio.

Apparentemente normodotato, il soggetto sembra essersi particolarmente rincitrullito negli ultimi anni.
Le strane frequentazioni
Da rampollo di famiglia agiata a perfido terrorista, si sa, il passo è breve.
Appena catturato, ancora fumante, Fantozz Mutallab ha cantato ed ha confermato subito l’intera versione dei fatti: addestrato nello Yemen nei campi di Al Qaeda, voleva far esplodere il volo.

Da quando in qua i terroristi di Al Qaeda si fanno accompagnare da
persone distinte che chiedono alle hostess di imbarcare l’amico senza passaporto? (grazie al lettore Infettato tra i commenti per la segnalazione)
Qualche affezionato lettore ha mai provato ad imbarcarsi
senza un documento di identità?

La Palla di Fuoco
Finalmente imbarcato (non è dato sapere se con o senza passaporto), secondo buona parte dei titoloni, Mutallab voleva far esplodere il volo Delta.
Secondo
altri, voleva provocare una palla di fuoco (fireball), una “nube ardente”, che avrebbe bruciato l’aereo dall’interno.
Già.
E già qui ci vuole una bella dose di serena incoscienza.

Liquido (o solido)
Inizialmente sembrava che il Ragionier Mutallab avesse tentato di usare
esplosivo liquido.
Tra i pochi esplosivi liquidi che si conoscano (e che si possano trasportare, innescare e sufficienti a far esplodere un aereo e non le sole mani del presunto attentatore alla prima buca sulla strada per l’aeroporto) c’e’ il famigerato TATP.
TATP. La sigla è sconosciuta ai più, ma molti ricorderanno la bomba liquida con il Gatorade e l’ipod come innesco, grazie alla quale oggi, prima dell’imbarco, i solerti funzionari di security ci sequestrano il liquido delle vesciche dei piedi guardandoci anche male (una volta ci hanno sequestrato una salsa alla Guinness per l’arrosto, accidenti a loro!).
Forse pochi ricordano che il TATP si puo’ ottenere in un laboratorio e in condizioni di sicurezza particolari. Tutto quello che si puo’ ottenere in aereo è
una fiammata che brucia le mani e la barba del mutallab della situazione.

Sono 80 Grammi di PETN, lascio?

Pentrite, PETN, Pentaeritritolo, Tetranitrato di pentaetrite, rapidamente l’esplosivo si trasforma in solido.
Sembrerebbe trattarsi di PETN, che è uno degli esplosivi più potenti finora prodotti.
Viene usato per lo più nei detonatori e si usa per sminare.
Si legge su
wikipedia che deve essere preparato con acido nitrico di purezza elevata, per evitare sottoprodotti spuri altamente instabili (che esplodono nella caffeteria del terminal).
(Naturalmente
alcuni parlavano di tritolo. Il tritolo nelle mutande...già.)

Mutandoni di fuoco
Come nei migliori film della commedia italiana degli anni 80, il perfidissimo si nasconde la Pentrite (prodotta con acido nitrico di purezza elevata, si noti bene) nei
mutandoni ascellarid’ordinanza da terrorista.
E lì succede la tragicommedia.
Perchè la pentrite non è sufficiente, o non è impacchettata correttamente, o qualcosa va storto.
Fatto sta che dalle mutandone del disgraziato si
eleva una fiammata che avvolge a malapena il sedile. Probabilmente più le urla del malcapitato che si faceva gli zebedei al barbecue, o l’odore di attributi flambè , piuttosto che le fiamme, hanno attirato l’attenzione degli altri passeggeri e delle hostess.
Bello spavento per i passeggeri, che comunque ne sono usciti incolumi.
Bella storia confezionata dai giornali e televisioni.
Bella mossa per avere più “sicurezza”.
Bella palla (di Fuoco).
....Ehh giá ! da amici lupi provenienti da una vicina foresta, ho avuto notizia che oggi all'imbarco
della zattera per attraversare il fiume, ad un signore che si era appena accesa una sigaretta, questa gli é scoppiata in faccia e dopo un attento controllo da parte della CIA, si é scoperto che tutto il pacchetto era stato manomesso introducenovi delle miccette esplosive, una per ogni sigaretta. Poco tempo dopo, anche questo attentato é stato rivendicato da Al Qaeda. Girano voci che presto per attraversare il fiume sará necessario avere la tessera di un partito filoisraeliano o quantomeno essersi fatto impiantare un chip sottopelle, di quelli omologati dal Mossad e preposti al monitoraggio dei movimenti sul territorio. ......in attesa di maggiori notizie....vs. Lpg

giovedì 24 dicembre 2009

.....e anche per questo pessimo anno siamo giunti alla fine, l'unica speranza gratuita che per il momento ci é ancora concessa, consta nella possibilitá che il nuovo anno sia migliore.
Buona parte dei nostri beneamati "tutori" ci rassicurano sul fatto che cosí certamente sará, anche se detto tra di noi, onestamente non ne percepiamo i presupposti!....peró in effetti noi poveri lupi incolti, cosa volete che ne possiamo capire degli intricati meccanismi che governano le politiche finanziarie atte a condurci fuori dalla sciagurata crisi in cui ci siamo sventuratamente cacciati nonostante i nostri "tutori" ci avessero ben avvisato che continuando a bere l'acqua minerale in bottiglia, invece che quella del rubinetto, avremmo inevitabilmente condotto il paese alla bancarotta!...Per nostra fortuna tutto il fiorfiore degli esperti e dei tecnici finanziari a livello mondiale, sono subito intervenuti e ponendo mano alla tipografia di amici disinteressati ( FED - BCE -) hanno subito provveduto ad inondare con un fiume di nuove banconote le istituzioni bancarie ormai collassate dalle loro cattive scelte investitive, e che non sono riusciti del tutto a rifilare alla loro inmeritevole, ingrata e incompetente clientela. ..Certo, a breve dovremo pure (n oi) pensare come restituire con i debiti interessi, questo fiume di denaro, creato dal nulla, che gli "amici disinteressati" ci hanno prestato!...peró ogni problema a suo tempo, ...d'altro canto ce lo siamo voluto, insistendo sciaguratamente nel corso degli ultimi anni, a trastullarci nei vizi e nelle ricchezze piú esagerate. .....Per quanto mi riguarda lupescamente, penso di ritirarmi per le prossime feste, all'interno della mia grotta/tana, dove assieme alla mia compagna lupa, ci avvolgeremo nelle nostre povere argentee pellicce per ripararci dai rigori del clima, senza dover per questo accendere ne caldaie ne stufe che inevitabilmente consumerebbero altro prezioso petrolio, di cui a fatica i nostri tutori ci garantiscono la disponibilitá, affidandosi a disinteressate compagnie petrolifere amiche, che ne garantiscono la fornitura malgrado le ovvie difficoltá oggettive.........Comunque, sperando che malgrado tutto ció, ce la caveremo (noi) anche per il prossimo anno. ....Un sincerissimo augurio dal sempre Vs. Lupogrigio

VENTUNO DOMANDE SU MAMMOGRAFIA, SCREENING

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6601

martedì 22 dicembre 2009


Oggi postiamo un articolo da non perdersi, di fatto la sempre attenta e argutissima Antonella Randazzo dal suo blog La Nuova Energia energia, ci riassume in "toto" ed in forma chiarissima, il fenomeno gia` più volte quì proposto e affrontato da noi lupi selvatici ed incolti e che stà senza dubbio alcuno alla base della politica non solo nostrana e dei risvolti economico/sociali che tanto negativamente ed in modo vessatorio ci coinvolgono. Dopo la pubblicazione di questo ultimo articolo, mi asterrò dal tornare nuovamente su questo tema, considerandolo esaurientemente qui`chiarito, chi voleva capire avrà certamente capito. ....in attesa delle prossime scorrerie lupesche......Vs. Lupogrigio

Negli ultimi tempi stanno avvenendo cose straordinarie. Non si tratta dicose mistiche o bizzarre, come Ufo, apparizioni o previsioni per il 2012. No. Si tratta di cose semplici e concrete, che si possono riassumere in una parola: consapevolezza. Sempre più persone, in tutto il mondo, stanno acquisendo maggiore consapevolezza della realtà. Questo significa riuscire a capire quei “segreti” del sistema che magari erano sotto i nostri occhi ma prima non riuscivamo a vederli perché condizionati dal sistema.

Uno di questi “segreti” è il signoraggio. Sempre più persone comprendono il vero senso del modello economicofinanziario attuale e ne vedono gli aspetti assurdi, insensati, creati apposta per permettere ai pochi di dominare sui molti. L’attuale sistema è basato sull’inconsapevolezza e sulla non conoscenza degli aspetti fondamentali dell’assetto finanziario, economico e politico, e dunque una sempre maggiore consapevolezza risulta assai nociva alla sua sopravvivenza. Cosa accade quando le persone acquisiscono una vera consapevolezza? Come reagisce il gruppo di potere? Esperto di tecniche di controllo delle opinioni, il gruppo di potere sa che le persone che diventano più consapevoli avranno il desiderio di trasmettere agli altri le conoscenze apprese. Ma tali conoscenze sono come semi: possono germogliare e crescere ma possono anche non produrre alcun risultato, dipende dal “terreno” che troveranno. L’informazione corretta non può garantire di per sé la produzione di effetti concreti. Per questo motivo, anche quando emergono aspetti veri del sistema, possono essere attivate tecniche atte a vanificare o attutire l’effetto delle nuove conoscenze.

In un primo momento il gruppo di potere cercherà di impedire o mistificare la trattazione degli argomenti pericolosi. Questa tecnica si basa sul meccanismo del “bias di conferma”. Il bias di conferma è un effetto mentale che induce a non comprendere alcune verità, avendo nella mente una serie di pregiudizi, di distorsioni o di punti di vista errati che lo impediscono. Il fenomeno del bias di conferma riduce la possibilità di impatto efficace a tutto ciò che non è sorretto dal mainstream di massa, ovvero che va contro la mentalità dominante creata dalle “versioni ufficiali” degli eventi. Tale fenomeno è alimentato dai mass media, che inducono ad associare significati a persone o a fatti, oppure si disinteressano di molte cose importanti, facendo in modo che non abbiano alcun peso nell’opinione pubblica. Ignorando alcuni argomenti fondamentali per comprendere la realtà si fa in modo che le persone abbiano una percezione dei fatti distorta e dunque agiscano in modo non conveniente ai loro stessi interessi. In un secondo momento, quando la tecnica della negazione o della mistificazione non funziona più, viene scatenata la propaganda allo scopo di screditare le persone che smascherano gli aspetti assurdi del sistema, utilizzando metodi che colpiscono personalmente, ad esempio le etichette (“estremista”, “complottista”, “paranoico”, “comunista”, ecc.). Il metodo delle etichette si basa sul meccanismo dell’associazione, in base al quale si può far associare un personaggio o un significato a qualcosa di sgradevole, in modo da condizionare l’opinione. L’etichetta deve servire a scoraggiare coloro che vorrebbero approfondire la questione sollevata, inducendo a considerare i fatti alla stessa stregua delle opinioni. Ovviamente contro coloro che sollevano certe verità vengono utilizzate anche altre tecniche, ad esempio possono essere associati ad altri personaggi già screditati o possono essere accusati, paradossalmente, di avere le stesse caratteristiche del sistema (avidità, invidia, di “censurare”, di volersi mettere in mostra, di voler far soldi, ecc.), per una sorta di “legge dell’opposto”, che com’è noto è stata individuata da Orwell. Se queste tecniche non funzionano e l’argomento suscita comunque attenzione da parte di molti, se possono, provano a creare confusione sull’argomento, secondo la massima: “se non puoi convincerli, confondili”. Se anche questa tecnica non risulta più efficace, allora vengono “arruolati” personaggi (giornalisti, intellettuali, politici, ecc.) allo scopo di “cooptare” l’argomento, in modo tale che lo stesso sistema sembra che denunci il problema, sottraendolo a chi non è controllabile. Lo si fa nell’intento di abituare le persone al fatto che tale problema viene trattato anche dai canali ufficiali. Si vuole indurre ad afferrare i concetti in modo superficiale oppure mistificato, a tal punto da non generare alcun cambiamento. Oppure si vuole far credere che il problema sarà risolto dalle autorità. Questa tecnica si basa sul “meccanismo della rassicurazione”.

La maggior parte delle persone teme il cambiamento e teme il fatto che se si smaschera il potere poi si deve riprendere la propria sovranità. Questo corrisponde anche all’assumersi le proprie responsabilità, dato che non si può più delegarle ad altri. Dunque, il gruppo di potere coopta il problema e lancia messaggi rassicuranti. Ad esempio, quando è stata introdotta la legge che legalizzava lo sfruttamento lavorativo, in un primo momento non si parlava affatto di questo fondamentale cambiamento che avrebbe influito negativamente nella vita di oltre tre milioni di persone. Quando però qualcuno iniziò a spiegare cosa significava lavoro precario, ecco che iniziarono ad etichettare come “comunisti” o “estremisti” questi personaggi. Alla fine, quando le etichette non funzionavano più perché tutti avevano capito che era stato legalizzato lo sfruttamento lavorativo, ecco che i mass media iniziarono ad affrontare l’argomento, e furono diverse le trasmissioni televisive in cui si intervistavano lavoratori precari. I partiti iniziarono a lanciare messaggi rassicuranti del tipo “vogliamo migliorare la legge sul lavoro”, oppure “vogliamo dare a tutti i lavoratori almeno 1000 euro al mese”.

Ovviamente nessuno dei politici avrebbe fatto qualcosa di concreto per abolire la legge che precarizza il lavoro, ma di certo le rassicurazioni sarebbero servite a fare in modo che si avesse fiducia che il sistema stesso avrebbe apportato le modifiche necessarie. Il mostrare quella determinata realtà significava abituare i cittadini al fatto che il sistema stesso ammetteva il problema, e indurli a continuare ad avere fiducia nel sistema, con l’illusione che in futuro il problema sarebbe stato risolto. In altre parole, si “cooptava” la protesta, non per denunciare quello che il gruppo di potere aveva fatto e poi cambiarlo, ma per generare accettazione e fiducia nelle stesse persone che avevano influito sulla creazione del problema.

Paradossalmente, il sistema che ha bisogno di sfruttare i lavoratori, o di ingannare sul potere finanziario e politico, illude che esso stesso cambierà ciò che fa parte della sua natura. Quest’ultimo meccanismo si rende necessario quando una determinata conoscenza potrebbe generare negli animi un vero desiderio di cambiamento e la relativa assunzione della responsabilità personale, necessaria ad avere un sistema democratico. Sopraggiungendo la tecnica della “cooptazione”, le persone vengono come “ricondotte all’ovile”, ovvero persuase che il problema che hanno scoperto sarà risolto senza impegno e responsabilità da parte loro.

In altre parole, si inganna facendo credere che le stesse persone che hanno protetto il gruppo di potere, ne sveleranno le magagne e lo spodesteranno. Ovviamente ciò non accadrà, ma l’importante è che la gente lo creda. Si ricrea il medesimo meccanismo di dipendenza dalle autorità esterne che esisteva prima, illudendo che solo per il fatto di ammettere il problema e di fare annunci e promesse si è degni di fiducia. Molti ci cascano perché è assai più difficile fare un certo lavoro su se stessi e diventare consapevoli a tal punto da non sostenere più il vecchio sistema, che continuare a credere agli inganni.

Consideriamo un altro esempio, quello relativo alle scie chimiche. Cosa è successo quando qualcuno ha iniziato a parlare di scie chimiche? All’inizio si è negato, dicendo che si trattava di semplici scie di condensa e che quelli che dicevano il contrario erano mentalmente disturbati. Quando però si sono fatti avanti alcuni esperti dicendo che si trattava di un fenomeno diverso rispetto alle scie di condensa, allora si è cercato di creare confusione. Quando anche questa tecnica non era più tanto efficace perché c’era qualcuno che spiegava e chiariva molte cose, allora l’argomento è stato cooptato e trattato in molti programmi televisivi. Ci si è curati che questi programmi fossero dedicati ad argomenti controversi o dubbiosi, come “Voyager”, in modo tale da far associare l’argomento all’incerto, al mistero, come se non fosse un evento concreto e verificabile.

Dunque, vediamo che gli argomenti che smascherano il sistema vengono dapprima negati o mistificati, poi si cerca di denigrare chi li tratta e infine vengono cooptati per generare significati funzionali allo status quo, oppure per rassicurare le persone facendo intendere che gli stessi personaggi del sistema risolveranno il problema.

Oggi purtroppo si sta cercando di fare lo stesso per quanto riguarda il signoraggio. Come sempre più persone comprendono, il sistema attuale si basa sul fatto che soltanto alcune persone detengono il potere finanziario, ovvero il potere di emettere moneta e di controllarne i flussi. Queste stesse persone, in virtù del loro potere finanziario, esercitano un enorme potere anche sul settore economico e politico, potendo, attraverso finanziamenti dati o negati, sostenere, rafforzare o distruggere aziende o partiti. Il signoraggio è la base su cui queste persone fondano il loro potere, potendo stampare banconote come falsari, ma farle pagare con beni reali e duro lavoro.

In un primo momento si cercò di impedire che le persone trattassero l’argomento signoraggio, ma con Internet la cosa risultò sempre più difficile. In un secondo momento chi parlava di signoraggio veniva etichettato come “complottista” o considerato come un personaggio che diceva cose non del tutto vere o che credeva ingenuamente alle bufale di Internet.

In un terzo momento, quando ormai queste tecniche non producevano molti effetti, si è cercato di “cooptare” l’argomento. Giulio Tremonti, in più occasioni, parlò del potere dei banchieri. Nel 2004, a “Porta a porta” Tremonti parlò della “truffa del signoraggio” e ad Annozero del 6 marzo 2008 citò persino gli “illuminati” e parlò di tecnofinanza e di riserva frazionaria. Al Tg 1 del marzo 2009, Tremonti disse: “Gli Stati spesso rinunciano alla sovranità monetaria e consentono che a fianco della moneta buona, quella sovrana, nasca una moneta privata, commerciale, parallela, fondata sul nulla. E’ quello che ha causato la crisi… si comincia a capire la causa della crisi”.

Con queste parole Tremonti denunciò l’esistenza di personaggi privati che hanno messo le mani sulla sovranità monetaria, anche se non ha detto tutta la verità. Si tratta di cooptare l’argomento scottante in modo tale da fornire i significati a cui associarlo e farsi promotori del problema, facendo intendere di volerlo risolvere. In realtà si tratta di fare sterili “annunci” oppure di rassicurare le persone. E’ come dire: “non preoccuparti, non affannarti, tu non devi fare nulla perché anche questo problema lo risolveremo noi”. Si tratta dunque di far rimanere i cittadini dipendenti da ciò che fanno le autorità, rendendo inutili quelle conoscenze che basterebbero a far rigettare completamente il sistema e tutti coloro che lo sostengono.

Infatti, Tremonti, pur avendo parlato di “Illuminati” e di strapotere di privati, non ha mai fatto nulla per contrastare i privilegi dei banchieri. Gli basta far vedere che sa e che ha capito molte cose, ma non ha alcuna intenzione di farsi promotore di una vera battaglia per togliere il potere finanziario ai banchieri. Sa che se lo facesse molti si accanirebbero contro di lui e perderebbe ogni ruolo nel sistema. Peraltro, spesso Tremonti dice cose molto “pasticciate”. Ad esempio, in diverse occasioni ha detto che la globalizzazione è stata attuata “troppo in fretta” e per questo non avrebbe avuto gli effetti positivi sperati. Questa è ovviamente una sciocchezza, perché alla base della cosiddetta globalizzazione non c’era altro che la strategia dei soliti noti per imporre il proprio potere economico e politico in tutti i paesi del mondo. Non era dunque questione di tempi ma di contenuto. In altre occasioni Tremonti ha fatto discorsi incomprensibili, in linea con la strategia del sistema di far capire poco alle persone comuni e di lasciare l’impressione che ciò avvenga per i propri limiti. In realtà tutti i cittadini avrebbero il diritto/dovere di capire perché le loro tasche sono sempre più vuote e il lavoro è sempre più precario e meno retribuito. Le autorità non spiegano le cose come stanno per evitare che i cittadini protestino, e cercano di complicare le cose facendo credere che la situazione economico-finanziaria possa essere capita soltanto da chi ha preso una laurea in economia. Tremonti è in linea con questa mentalità e non spiega in modo chiaro i reali motivi delle “crisi”, e anche quando parla del potere delle banche è reticente, anche se superficialmente potrebbe non sembrarlo.

Alle ultime elezioni nazionali si ebbero partiti che trattavano l’argomento signoraggio. Alcuni esponenti di questi piccoli partiti parlarono di signoraggio in Tv, durante la campagna elettorale. Anche Di Pietro, in diverse occasioni, ha parlato di signoraggio, ma non risulta che nel suo programma ci fosse l’idea di togliere il potere finanziario alle banche. Anzi, l’Italia dei Valori spesso idealizza il potere dell’Unione Europea e non ha mai denunciato né l’antidemocraticità del Trattato di Lisbona, né lo strapotere degli stegocrati della Banca Centrale Europea. Dunque, il suo rifiuto del signoraggio è fatto soltanto di parole.

Addirittura da recente è stato pubblicato sul sito del “Giornale” un articolo non firmato sul signoraggio. Si potrebbe trattare di un caso isolato, oppure di una provocazione, ma potrebbe anche avere lo scopo di “assorbire” il tentativo di aumentare la consapevolezza, limitandolo o annullandolo, attraverso la trattazione dei temi prima “proibiti”.

Successivamente si potrebbero dare annunci rassicuranti o magari si prepareranno programmi politici che illuderanno le persone facendo credere che occorre soltanto aspettare e riporre fiducia in qualche partito per risolvere prima o poi il problema. Ovviamente i programmi non saranno messi in pratica e gli annunci serviranno a rassicurare ma non produrranno alcun effetto concreto. L’effetto che si avrà sarà quello di continuare a far parte di un gregge, pur avendo avuto notizia di aspetti truffaldini del sistema.

Per capire l’inganno occorre guardare ai fatti e soprattutto non essere così ingenui da credere che persone motivate al potere, alla carriera o al denaro possano improvvisamente diventare onesti e motivati a rispettare la sovranità popolare. Fare annunci e promesse che sa di non poter mantenere è compito del politico corrotto. Alle ultime elezioni nazionali tutti i partiti promisero di migliorare la condizione dei lavoratori, ma oggi la disoccupazione è aumentata in modo allarmante, e nessun politico se ne sta occupando in modo serio.

Cosa accadrà quando moltissime persone verranno a conoscenza del signoraggio? Se queste persone avranno un’alta consapevolezza, e saranno abbastanza, si organizzeranno autonomamente e creeranno una propria moneta basata su parametri da loro stessi decisi. Ovviamente una moneta funzionale allo sviluppo economico e non un debito con funzione di impedirlo. Se invece le persone che avranno notizia del signoraggio non svilupperanno un’alta consapevolezza, potranno cercare nel sistema stesso la soluzione al problema.

Potrebbe persino accadere che se molti cittadini dovessero diventare consapevoli del vero gruppo che esercita potere, i partiti prometteranno di limitare lo strapotere di questo gruppo, magari facendo una campagna elettorale contro i privilegi della “casta”. Ma poi, una volta al potere cercheranno di giustificare il loro tradimento, proprio come è sempre accaduto e sempre accadrà finche i cittadini non capiranno che l’unica strada per la democrazia passa per un’assunzione personale di responsabilità e per la rinuncia a credere alle promesse o alle rassicurazioni di chi non ha mai sostenuto e difeso nel concreto gli interessi collettivi. Ricordiamoci che l’attuale sistema ha potere nella misura in cui i cittadini vi si affidano rinunciando alla propria sovranità. Siamo stati abituati a guardare cosa fanno le autorità rispetto a determinati problemi e ad affidarci a loro anche quando si sa per certo come si comporteranno. Non siamo abituati a ragionare su quello che possiamo fare noi per sottrarre il potere a chi lo ha usurpato, ma dovremo per forza impararlo se non vogliamo rimanere sudditi in eterno.

In conclusione, si dovrebbe smettere di credere alla propaganda e alle promesse dei partiti, e rendersi conto che è necessario guardare ai fatti per capire i meccanismi del potere. Il sistema attuale, essendo basato sulla mistificazione e l’inganno, utilizza meccanismi emotivi per indurre le persone ad affidarsi ai politici assoldati dal gruppo di potere. L’unico modo per non cadere nelle trappole è quello di essere razionali e concreti, credendo sempre al proprio intuito e ai fatti.

La libertà esige sempre una responsabilità personale e la rinuncia a credere che dalle stesse persone che hanno protetto il sistema verranno i cambiamenti necessari a creare una vera democrazia. L’attuale sistema economico-finanziario prima o poi crollerà, ma non sarà per merito di Tremonti, e nemmeno di Berlusconi o di Di Pietro.

P.S. ..... al vostro incolto lupo da selva periferica, darebbe piacere un segno di vita che giunga dal vuoto passivo delle vostre metropoli civili, ....magari anche un commento negativo!!......in questo caso non potreste sentirvi d'avvero soli, ma bensí parte della assoluta maggioranza .........Vs...Lpg

lunedì 21 dicembre 2009

Pari erano e pari sono


SCRITTO DA FILIPPO DE LUBAC VENERDÌ 18 DICEMBRE 2009 00:00


Il cerchio si chiude sugli amici di D'Alema, ma nessuno osa dirlo.

Qualche giorno fa, con la solita mirabile sintesi, Milena Gabanelli su “Report” (Rai 3) ha raccontato alcuni fatti che, per inciso, sono anche penalmente rilevanti e tali sono stati ritenuti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari. Ipotesi di reato che coinvolgono le alte sfere della politica pugliese con robusti agganci in ambito nazionale. Ipotesi teoriche in cui si raccontano giri pratici di denaro per milioni di milioni di lire, ovvero miliardi di euro, per i più giovani.

È il dorato mondo della sanità pugliese e italiana. Dopo aver sviscerato le parentele, i legami e i soldi circolati (insieme ad una polvere bianca che non odora di borotalco)...

si è giunti alla conclusione.

Ma, per chi conosce un minimo di “circostanze al contorno”, è come se mancasse una puntata e... mancava davvero!

Il presidente della Puglia, Niki Vendola, ha affermato che lui non sapeva bene quali erano le “relazioni pericolose” di Alberto Tedesco quando lo ha nominato assessore alla sanità nella giunta regionale. Né immaginava che (Tedesco) potesse essere coinvolto in indagini con gravi ipotesi di reato. Di fatto, è come se Vendola avesse detto di essere appena atterrato sulla Terra provenendo dal pianeta Marte. Eh, sì, perché solo su Marte si ignora che Alberto Tedesco era stato tirato in ballo già nei primi anni novanta da Francesco Cavallari. Quel patron delle Cliniche Riunite di Bari che fu al centro di un'intricata inchiesta barese sulla sanità ai tempi di tangentopoli. Secondo Cavallari, Tedesco era il percettore di ingenti somme destinate a foraggiare la politica, lo disse ai magistrati, lo testimoniò durante le udienze ma nessuno indagò. Certo, potrebbe essere anche che Cavallari si sia inventato tutto, ma lo avrebbe dovuto accertare la magistratura (doverosamente). I magistrati della Procura di Bari ai tempi di Cavallari? Eccoli:

1) Alberto Maritati, subito dopo l'inchiesta “Cavallari” entrò in politica. Eletto alle elezioni suppletive, venne nominato sottosegretario nei governi “D'Alema” I e II. Sempre ricandidato ed eletto nelle liste del Pd, oggi è senatore dopo essere stato sottosegretario nell'ultimo governo Prodi. Amico di Luciano Violante e fedelissimo di Massimo D'Alema;

2) Michele Emiliano, chiese ed ottenne il sequestro dei beni di Francesco Cavallari, ma lo eseguì tre mesi dopo la firma del Gip. Anche lui entrato in politica nel Pd. Anche lui vicinissimo a D'Alema. Oggi è sindaco di Bari e vorrebbe candidarsi alla presidenza della Regione Puglia;

3) Giuseppe Scelsi, ancora Sostituto Procuratore a Bari. Titolare di un filone delle inchieste sul malaffare in Puglia;

4) Giuseppe Chieco, Procuratore Capo a Matera. Indagato dalle Procure di Catanzaro e Salerno per corruzione in atti giudiziari in concorso e associazione con diversi altri magistrati. Frequenti i contatti telefonici con Alberto Maritati durante e dopo le perquisizioni a suo carico nell'inchiesta Toghe Lucane per cui oggi è stata formulata richiesta di archiviazione. Maritati e Chieco, in un particolare che risulta ben documentato nell'inchiesta “Toghe Lucane”, relazionarono di aver registrato un colloquio con Francesco Cavallari che valse ad entrambi (insieme con Giuseppe Scelsi) il proscioglimento in un procedimento penale per gravissime ipotesi di reato. Ma lo stesso giorno del colloquio, alla stessa ora, Cavallari sembra (da atti della Procura di Potenza) essere in un altro posto!

Allora, lo vogliamo dire, sì o no, che da vent'anni si raccontano alcuni fatti senza chiudere il cerchio? Lo vogliamo dire, che il cerchio si chiude su Massimo D'Alema? Certamente fra i responsabili o comunque i partecipi delle poco chiare complicità politiche dei sistemi “border line” che affliggono l'Italia. Non che sia l'unico, nemmeno che sia il massimo, solo che resta sempre quello in incognito. Quello di cui nessuno parla o, forse, osa parlare. Così il cerchio si chiude.

Giusto per "par condicio" postiamo oggi l'articolo di Filippo de Lubac, tratto dal blog di pressante.com....

...che dire, è credo chiarissimo ormai anche ai meno dotati di olfatto lupesco, che "se Sparta piange Atene non ride"...vale a dire in termini piú attuali: "se la destra é meretrice, la sinistra é zoccola!". Lungi peró dal cadere nell'errore di continuare a separare in fronti (solo apparentemente) opposti, i manigoldi che alternativamente si spartiscono il compito di succhiarci il sangue, teniamo conto che cosí facendo continueremmo a fare il gioco dei "poteri forti" che creando divisione,tensione e contrasto tra le masse, riescono benissimo anche con l'aiuto della disinformazione ufficiale, a tenere ben mascherati i veri scopi della politica ed i loro architetti beneficiandi. ................Vs. Lpg

domenica 20 dicembre 2009

....citazione lupesca del dì.....

...POTRETE INGANNARE TUTTI PER UN PO'. POTRETE INGANNARE QUALCUNO PER SEMPRE. MA NON POTRETE INGANNARE TUTTI PER SEMPRE. [ABRAMO LINCOLN]

" BANCHISMO", NE PARLIAMO ?

















....Oggi postiamo un interessante scambio di corrispondenza sul tema del "signoraggio".....tema che a noi lupi un pò selvatici, e , per via della nostra povera pelliccia, tenuti volontariamente all'oscuro della gestione "occulta" del sistemna finanziario,....stá molto a cuore e da tempo ricorrentemente ne acenniamo su questo blog volgopeloso................sempre Vs. Lupogrigio

sabato 19 dicembre 2009

QUESTA GUERRA VI E’ OFFERTA DA......
















DI RITA PANI
r-esistenza-settimanale.blogspot.com

Non so se alla fine nascosta tra le righe cavillose della finanziaria appena approvata a colpi di fiducia, ci fosse la brillante idea del ministro per la guerra la russa: privatizzare le spese di gestione dell’esercito. Io sono malfidata, e pensando tutto il peggio di questo governo sarei pronta a credere che a breve avremo l’Esercito S.P.A.

Come ogni privatizzazione italiana che si rispetti, nessuna trasparenza e molte imposizioni, a partire dal potere decisionale dello stesso ministro in merito alla spartizione di un intero ministero, e nemmeno uno qualunque. In sintesi, le forze armate italiane – la potente macchina bellica a difesa dello stato – diventerà una società privata e come tale avrà come unico obiettivo il profitto.



Lo scopo ultimo di questa lucida follia è infatti consentire una spesa annuale intorno ai 5 miliardi di euro, senza l’intervento parlamentare, e in più il modo in cui è stata studiata, permetterà di annientare la volontà e il dissenso popolare, attribuendo all’esercito compiti specifici anche nella gestione del settore energetico. Il progetto golpistico infatti, prevede di cedere non solo la gestione delle forze armate, ma di tutto il patrimonio immobiliare che passerebbe ai privati mantenendo le prerogative delle zone militari, nelle quale in piena logica “della casa della libertà” si potrà fare un po’ come cazzo gli pare. Non sappiamo dove mettere una centrale nucleare? Montiamola a Teulada, o al Salto di Quirra. Un termovalorizzatore per cui i cittadini del partito del No protestano? Facciamola nella caserma dei Carabinieri.

Questo ovviamente è solo uno dei pericoli più tangibili dell’ultima geniale trovata per lo smantellamento dello stato, perché come ogni cosa italica, nulla è chiaro e ben definito. Né la composizione del consiglio d’amministrazione dell’Esercito, né quali siano le reali competenze. Quel che è certo è l’utilizzo delle sponsorizzazioni in campo militare. C’è chi già si figura l’utilizzo delle frecce tricolori a scopi pubblicitari, che ne so? Magari le frecce tricolori utilizzate per messaggi pubblicitari da scrivere in cielo; ma perché non marchiare le bombe da lanciare in Afghanistan con: “Questa bomba ti è stata offerta da Divani e Sofà?” Magari le macchine dei Carabinieri potranno utilizzare il display a scorrimento sul tettuccio: “Rallentare… Hai la diarrea? Imodium … Pericolo Incidente … Rallentare … Mangiato pesante?...”

Ironia a parte, mi pare chiaro che ormai il popolo, il paese, la democrazia, la libertà, i diritti e persino i doveri dello stato, siano cose sorpassate. Il paese azienda inizia ad assumere una forma più inquietante di quella che qualunque teoria fantasiosa avrebbe mai potuto immaginare. Sono gli ultimi colpi per lo smantellamento definitivo dello stato. Fare danaro è l’unico scopo di questo governo. Persino gente come Craxi e De Lorenzo appaiono oggi dilettanti ladri di polli, al confronto di questi veri criminali.

Auguri, eh.
Ehh...giá!!.......come soleva dire un vecchio peloso lupo saggio....«Che i vili sian governati dai malvagi, è cosa giusta». (Plotino)--------------.............Vs. Lpg

giovedì 17 dicembre 2009






Se pensate che il fotovoltaico sia caro, provate a confrontarlo con il nucleare

Ci si ripete, lo so. Ma in verità la colpa non è nostra: è di chi insiste a dire, con una faccia tosta inaudita, che il nucleare è economico, anzi competitivo non solo con le energie rinnovabili ma addirittura con le centrali tradizionali, che è necessario bla bla bla. Sappiamo che non è vero e lo sappiamo, a parte quello che abbiamo già scritto tante volte, perchè le centrali mondiali esistenti e quelle in fase di costruzione sono, per la quasi totalità, pubbliche e/o realizzate con capitali pubblici.

Indossati i panni della Lavandaia di Via dell'Oche vi voglio ora fare vedere una cosetta poco nota.

Come forse saprete, siamo ancora ben lontani dal risolvere il problema dello stoccaggio delle scorie nucleari delle quattro centrali italiane dismesse, il sito attuale è tra l'altro in una zona a rischio esondazione, in un meandro della Dora Baltea (se ricordo bene) si prevede che ne avremo ancora per una dozzina di anni, prima di metterle in sicurezza.

Di tutto quanto se ne occupa la Sogin, una società creata ad hoc, che paghiamo NOI, con un prelievo in bolletta che, alla fine del periodo previsto, nel 2021, sarà arrivato alla bella cifra complessiva di 100 euro circa per utente.

Questo si traduce, sulla base di quello che ho trovato in rete, citerò ad esempio questo link, in un costo stimato di 3.3 miliardi di euro fino al 2021, che diverranno però probabilmente 4, per complicazioni e ritardi vari nell'approntamento del sito di stoccaggio definitivo, in una miniera di sale a Scanzano.

A star bassi nelle stime, quindi, pagheremo, ogni anno, circa 300 milioni di euro per la gestione delle scorie delle centrali. Nel 2008, per quel che si può capire da Wiki, la Sogin di milioni ne ha incassati ben 391.

Faccio presente che le centrali italiane hanno lavorato per pochi anni ( Caorso solo cinque!!!) e che erano centrali di taglia piccola, dell'ordine di qualche centinaia di MW, salvo Caorso che era da circa 1 GW.

A parte i costi ENORMI già sostenuti per la realizzazione e quelli ENORMI per lo smantellamento delle centrali, nel frattempo stiamo già pagando, ripeto, 300 milioni di euro SOLO per la gestione e lo stoccaggio delle scorie.

Ed il fotovoltaico?

Beh, qui i capitali per la realizzazione degli impianti sono tutti privati, mentre lo stato agevola l'installazione con il cosidetto conto energia.

Questo è di importo variabile in base all'anno di primo allacciamento, alla tipologia di impianto ed alla sua taglia.

Attualmente risultano installati circa 700 MWp di fotovoltaico, cifra tonda raggiunta pochi giorni or sono.

Considerando una produzione di energia netta di circa 1200 kWh/anno per kWp installato, e un valore medio della tariffa del conto energia di circa 0.38 euro/kWh ecco che viene fuori un costo annuale di 320 milioni di euro, a regime.

Si dirà (ottimisticamente) che 700 MW di fotovoltaico sono equivalenti, in termini produttivi, a 100 MW di nucleare, meno di un decimo della potenza di una centrale come Caorso.

Sia pure. Ma quanti GWh all'anno producono le scorie radioattive?

A me pare semplice : spendiamo 300 milione di euro l'anno per la gestione delle scorie nucleari delle piccole centrali italiane, che hanno funzionato per la metà del tempo previsto, la piu' grande addirittura per pochi anni. Spendiamo 320 milioni di euro/anno per incentivare il fotovoltaico.

Quale delle due cifre preferireste vedere incrementata?