domenica 21 febbraio 2010

Distruzione targata AGIP........

scritto per noi daAlessandro Ingaria e Sandro Bozzolo Darìo

un dirigente della comunità indios di Villa Paparaua, racconta lo scempio naturalistico e culturale attuato dalla compagnia petrolifera

Nell'Amazzonia ecuadoriana la compagnia italiana AGIP circa vent'anni fa ha iniziato a sondare il cosiddetto blocco 10 (200.000 ettari) al fine di estrarre petrolio. I negoziati con la comunitá indigena, che, secondo la legge ecuadoriana detiene il titolo di proprietá della selva storicamente abitata, hanno portato, una quindicina d'anni fa, a un compromesso che permetteva alla compagnia di estrarre il greggio in cambio di investimenti che permettessero di sviluppare il territorio locale.

Spinte dalla promessa di una pioggia di soldi e di formazione tecnica per la realizzazione di infrastrutture, molte comunità acconsentirono.
Peacereporter ha incontrato Darìo, un dirigente della comunità Villano Paparaua, nel cui territorio si svolge la trivellazione Agip, per raccogliere la sua testimonianza.

"Tutto iniziòquando lo stato ecuadoriano scoprì l'esistenza di grandi quantità di petrolio leggero sotto il territorio di Villano, nel cosiddetto Bloque 10. Nell'arco di vent'anni la zona ha perso le proprie caratteristiche e si è trasformata.
Diversamente da quanto richiede la prassi, i diritti petroliferi non sono stati concessi ad alcuna compagnia ma sfruttati per forma diretta dallo stato ecuadoriano. Quest'ultimo ha firmato contratti di servizio ai fini estrattivi con compagnie straniere, come la Arcoriente e l'italiana AGIP OIL. Dopodichè, Agip, comprando la maggioranza delle azioni di Arcoriente, ha assunto il pieno diritto di sfruttamento del territorio, nonostante questi continuino ad appartenere, formalmente, a Petroecuador.

La presenza di Agip ha causato gravi impatti sociali e culturali, portando le comunità locali ad una sorta di sudditanza dal denaro e dalle decisioni della compagnia, rimanendo poveri sul proprio territorio. Negli ultimi dieci anni le conseguenze ambientali derivanti dallo sfruttamento sono emerse in tutta la loro gravità. Esiste uno studio secondo il quale si sono estinte specie endemiche locali. La presenza della compagnia petrolífera ha poi causato una pericolosa migrazione interna: migliaia di persone, attratte dalle nuove prospettive di lavoro, si sono riversate a Villano, danneggiando ulteriormente il delicato ecosistema della selva amazzonica.

Con ogni probabilità sono stati effettuati sversamenti nel fiume di acque reflue non trattate. La moria di pesce, la presenza di schiuma di colore verde, i forti olezzi hanno portato la comunità locale ad approfondire a denunciare l'attività inquinante della Agip alle autorità dello stato. Ulteriore allarme per la comunità il fatto che il contratto tra lo stato ecuadoriano e la compagnia italiana sia formalmente cessato, pur continuando l'attività estrattiva con una proroga di cui non è possibile rintracciare ufficialità. Gli appelli inascoltati hanno spinto i Paparaua ad aprire, a fine 2009, un giudizio per danni ambientali contro l'Agip presso il tribunale di Puyo per svariati milioni di dollari.

Analogamente la comunità chiede conto della continuazione della trivellazione: si parla infatti di tre nuovi pozzi, senza previa consultazione degli abitanti, in contrasto con quanto stabilito dalla costituzione ecuadoriana. La poca trasparenza nei rapporti tra Agip, concessionario di lavori di estrazione, e il governo dell'Ecuador, che sfrutta i diritti economici, non permette di individuare il reale responsabile dell'inquinamento ambientale, generando un continuo scaricabarile. Le denunce e le manifestazioni degli anni passati in difesa del territorio sono addirittura sfociate in una denuncia per "terrorismo" di Agip contro trenta famiglie indigene. Inchiesta misteriosamente sparita dalla cronaca, in cui gli imputati non hanno la minima idea dei risultati del giudizio.

In questi annil'azienda italiana ha ricavato notevoli utili dallo sfruttamento ma le promesse non si sono avverate. I soldi e lo sviluppo promesso sono rimasti sulla carta. Si parla di somme di denaro somministrate regolarmente ai dirigenti indigeni e agli opportunisti di turno per controllare le proteste e limitare gli investimenti. Molti denunciano che i dirigenti firmatari dei compromessi con la compagnia siano stati "comprati" dalla stessa. Troppe volte alcuni dirigenti "corrotti" sono stati visti in lussuosi alberghi e a bere alcolici a spese della compagnia. Pertanto, alcuni giovani indigeni hanno costituito un soggetto giuridico associativo per la difesa della comunità, cercando di sostituirsi alla dirigenza inefficace dell'associazioneAssodirdi cui Agip stessa aveva sollecitato la costituzione, debilitando e dividendo il fronte indigeno preesistente. Malversazioni, appropriazioni di fondi destinati alla comunità hanno caratterizzato questa associazione.

Oggi gli effettisecondari dell'intervento occidentale, quali aver causato divisione nell'organizzazione indigena, alcolismo, contaminazione del suolo e conseguente povertà per mancanza di alternative sono elementi di cui le nuove generazioni chiedono conto. C'è effettivamente stato un accenno di sviluppo. La gente pero' non si è resa conto di aver pagato con la propria cultura, di aver perso la capacità di vivere la Natura. In un certo senso è corretto dire che ci siamo impoveriti tutti, perché ci è stato tolto il bene più prezioso che avevamo, un patrimonio tramandato a voce per secoli".

Stella Spinelli

Il paese dalle piume di cristallo

Tratto dal blog del falso Blondet, postiamo oggi questa "fotografia " dell'autore, sulla nostra contemporanea "corsa dei lemming" !.............alle prossime porcherie..........vs. Lpg

L’unica scena del festival di Sanremo che ho visto è un pezzo di trenta secondi con Bonolis e quel tizio con faccia da ebete che gli fa da “spalla, di cui il mio inconscio si rifiuta di ricordare il nome.

Entrambi, in barba alla canzone “italiana”, transigevano al dovere linguistico, specie il tizio, verso il puro idioma romanesco. Alla faccia dei sostenitori della teoria secondo la quale l’uso del dialetto sarebbe in arretramento. Non in prima serata su Raiuno.

Una volta, quando nessuno sentiva il bisogno di rimarcare concetti come “patria” e “nazione” ogni venti secondi, i presentatori tv sfoggiavano una perfetta cadenza degna degli attori specializzati in doppiaggio dei film stranieri. Oggigiorno neanche certi doppiatori professionali sono privi di “pecche” nella pronunzia.

A settimane della tornata elettorale regionale, intanto, il paese si contorce, si sfilaccia, si dibatte nelle contraddizioni più stridenti.
Coloro i quali chiedono di salvare i 10mila posti di lavoro collegati con lo stabilimento Fiat di Termini Imerese probabilmente nel contempo auspicano l’eliminazione delle cosiddette auto blu.
Le diverse fonti attestano da 500mila a 600mila le “auto blu” in italia. Se supponessimo che il numero “equo” sia, diciamo, di 100mila, ciò significherebbe mandare a spasso 200-300mila autisti e addetti alle auto di servizio. Con una perdita occupazionale pari a DECINE DI VOLTE la chiusura integrale dello stabilimento siciliano della Fiat!

Esiste tutta una sinistra robotica, assuefatta dalla disinformazione globalista, nel considerare Obama come un “messia” dei giusti solo perché nero. Quando l’”abbronzatissima” amministrazione americana sta brutalmente portando avanti un programma da ESTREMISSIMA DESTRA (letto con “occhi” europei) di aggressione militare, più a destra di qualsiasi governo “di destra” potrebbe mai esistere in italia.

Coloro che schiamazzano per la nuova “tangentopoli” a Milano non si rendono conto che da Roma in giù le bustarelle sono 10 VOLTE quelle nella capitale meneghina.
Solo che laggiù il “vaso di pandora” del malaffare è ben sigillato dall’accordo generale nella spartizione del “bottino”. E i primi a trarne vantaggio stanno nel novero degli ordini giudiziario e forense. Se alcune cose emergono, di tanto in tanto, è perché qualcuno spiffera tutto come ripicca a causa di una imperfetta suddivisione della golosa “torta” degli appalti.
E più si parla di “guerra alla corruzione” più il marcio aumenta!

Solo cito la ridicolaggine di molti che si battono per la “legalità”, per la “lotta alla mafia” a meno che, naturalmente, l’“illegalità” e i “mafiosi” siano di origine albanese, cinese, magrebina, nigeriana eccetera.

L’italia NON è assolutamente riformabile.
E’ come un uccello che vola sempre più basso mentre le sue penne e piume si cristallizzano, come pietrificando, raggelate al vento della tempesta economica globale.

Chi invoca a gran voce nuovi tagli al sistema previdenziale, volta le spalle ai MILIARDI di euro impegnati per le FALSE pensioni, oltre ad altro assistenzialismo assortito.
Nel 2008 le pensioni d’invalidità erano costate oltre 16 MIIARDI DI EURO all’INPS.
Come assodato dai dati resi pubblici (1) gli assegni per disabili erogati sarebbero aumentati di mezzo milione (da 2,1 a 2,6 milioni) in soli de anni.

La “lotta ai falsi invalidi” è una farsa!
I “controlli” invece di farli DOPO non potrebbero essere fatti PRIMA, al momento della concessione dell’emolumento?
Superfluo ricordare che il maggior incremento di aventi diritto è avvenuto nelle regioni del Sud ove il numero di “invalidi” su popolazione è circa il doppio delle regioni padane (2).

Ma sapete la novità?
La “forbice” Nord-Sud è destinata ad allargarsi.
Con la tecnica della “riduzione dei punteggi”, durante le verifiche delle ASL, in Padania stanno TOGLIENDO l’assegno di invalidità a miriadi di VERI portatori di handicap.
Tra qualche mese, scommettete pure, Tg5, Repubblica e Corriere, scodinzolanti titoleranno che “Sono stati scovasti più falsi invalidi al Nord”.

C’è chi come il sociologo Luca Ridolfi ne “Il sacco del Nord” stima in 50 miliardi di euro il costo dell’assitenzialismo (3).
Tuttavia un approccio puramente “quantitativo” è forviante.
SIA CHIARO che ci sono delle considerazioni sociali e geografiche da fare.
Così come non basta a definire ”falso invalido” una persona che ha la fortuna di riuscire ad andare da sola a riscuotere la sua pensioncina. Oppure che riesce a disimpegnarsi a piedi nel traffico cittadino.

Il vero fulcro della questione meridionale è che quelle popolazioni NON hanno mai accettato l’unificazione garibaldina. E inondare il Mezzogiorno di denaro della tasse riscosse in Settentrione è servito a nulla da 150 anni a questa parte.

Come vi avevo suggerito fin da subito, il TFR scippato dallo stato ai lavoratori del Nord è servito a finanziare i “lavoratori socialmente utili” di Napoli e Palermo.
Rammentate ai tempi della riforma Prodi, vi dicevo che la trasformazione della liquidazione sarebbe stata un colossale trasferimento di denaro dalla Padania all’italia?
Ora anche la corte dei conti lo conferma (4).

Quello stesso organismo che aveva ripristinato le “pensioni baby” in Sicilia dopo che il presidente Cuffaro le aveva abolite(5). Per questo forse l’hanno cacciato, altro che mafia!

Appare chiaro che non si potrà attuare nessuna “razionalizzazione” della spesa, né instaurazione di “meritocrazia”, neanche prevenire l’arrivo di un governo “tecnico” targato Goldman – Sachs a “rimettere in sesto”, orribilmente, i conti del paese. A questo serve imbastire una nuova “tangentopoli”.
Le “piume di cristallo” si spezzano, non riuscendo più a tenere in volo l’”uccello” tricolore.

Subito dopo le elezioni, lo stato sarà costretto ad approvare una nuova decurtazione delle pensioni di anzianità, ossia di chi ha REALMENTE VERSATO CONTRIBUTI, con la scusa di “aiutare i giovani”. I nuovi “governatori” delle regioni padane, a QUALUNQUE schieramento apparterranno, saranno obbligati a imporre nuovi ticket, tagliare le prestazioni domiciliari, innalzare la pressione fiscale locale in zone peraltro severamente battute dalla crisi delle esportazioni.

Cercheranno di rimandare o annullare investimenti per le grandi opere in Settentrione adducendo che “abbiamo preso impegni di bilancio con l’Europa”. Certo che tenteranno di riformare IN PEGGIO il sistema degli ammortizzatori sociali, incominciando dalla cassa integrazione. Inammissibile per il “sistema paese” che siano dei “privati” del Nord a incamerare un guadagno senza lavorare.

Difficile aspettarsi una riduzione di numero e stipendi delle burocrazie inadempienti annidate nei palazzoni ministeriali. Manco meno una diminuzione negli ipotrofici organici delle amministrazioni pubbliche di alcune zone.
Se non altro perché storicamente non è mai avvenuto.

In italia sono in continuo aumento i “dipendenti statali” (in senso generalizzato, che “dipendono” da un qualche tipo di reddito fisso, stipendio, pensione, sussidio, fornito dallo stato). A fronte di una erosione progressiva dell’economia “reale” e LEGALE (“base imponibile”). Col risultato dell’incremento del disavanzo dello stato e l’aggravamento dello sbilancio nei conti pubblici.
Personalmente mi aspetto una nuova sanguinosa “tassa per l’Europa” come quella che Prodi ha mai restituito.
La struttura della spesa statale, comunque insostenibilmente irrigidita, la fa volare verso il precipizio.

Anche se ora fanno la voce grossa, le istituzioni internazionaliripescheranno la Grecia che sta finanziariamente affondando in un mare (ellenico) di guai.
Ma il debito pubblico italiano è il SESTUPLO di quello greco.
Che accadrà quando le grigie e diligentissime autorità sovrannazionali di Bruxelles, avendo “commissariato” il governo, ci chiederanno di diminuire drasticamente le “auto blu”?
Si consumerà il dramma di uno stato ridicolo.

Questo paese è un “uccello dalle piume di cristallo” sempre più appesantito. Non ce la farà a sostenersi in volo con 2 MILA MILIARDI di euro di debito a fine 2010.
Se in famiglia avete disabili, malati cronici, anziani non autosufficienti, se siete in “mobilità” o in “cassa” preparatevi a vedere il mondo con nuovi occhi.
Organizzaiamoci perché l’impatto col suolo sarà violentissimo, dagli effetti devastanti su di noi e sulle persone a noi care.
Effimera l’illusione di “leggerezza” nelle canzonette di Sanremo.

F. Maurizio Blondet

1 ) http://www.esseessepi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=634&Itemid=29
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2010/01/riforma-rilascio-invalidita-civile-contrasto-falsi-invalidi-mastrapasqua.shtml?uuid=705e646e-f6eb-11de-b9d6-48727817b1c7&DocRulesView=Libero
2 ) http://www.disablog.it/2009/08/13/pensioni-di-invalidita-i-numeri-regione-per-regione/
3 ) http://www.guerini.it/schedaLibro.asp?id=1831&gclid=CNqixqTn_Z8CFRko3wodXnrokA
4 ) http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-783395/tfr-corte-conti-rischio-buco/
5 ) Si' a baby pensioni Regione Sicilia
Via libera per 102, a riposo con 25 anni di anzianita'
(ANSA) - PALERMO, 1 NOV -
Sbloccati i prepensionamenti alla Regione siciliana: chi ne ha fatto richiesta potra' andare a riposo con 25 anni di servizio.
E' stata depositata ieri la sentenza della Corte dei conti (la numero 3120, presidente Zingale) che da' il via libera ai primi centodue dei quattromila dipendenti bloccati nel 2003 dal governatore Salvatore Cuffaro per evitare un costoso esodo per le casse regionali.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/09/23/baby-pensioni-per-mila-la-regione-sicilia.html

venerdì 19 febbraio 2010

ENTROPIA


Quando un sistema passa da uno stato ordinato ad uno disordinato la sua entropia aumenta. E' il secondo principio della termodinamica.

In soldoni, le trasformazioni in un sistema, qualsiasi sistema, se non vi siano forze esterne ad esso applicate, porteranno sempre un maggior disordine.

La tendenza è al disordine.

Semplice.

...








Metti due esponenti di spicco dell'opposizione in una stanza.

Chiudila ermeticamente.

Lasciali per un paio d'ore.

Riapri la stanza.

Cosa trovi?

Pensaci.

Cosa trovi dopo le due ore?

Esatto: non sei riuscito a riempire la stanza due ore prima.

Del resto avevo detto "di spicco".

Del resto ne avevo chiesti ben due.

...

Metti due esponenti di spicco della maggioranza in una stanza.

Chiudila ermeticamente.

Lasciali per un paio d'ore.

Riapri la stanza.

Cosa trovi?

Pensaci.

Cosa trovi dopo le due ore?

Esatto: solo Berlusconi.

Del resto avevo detto "di spicco".

Del resto ne avevo chiesti ben due.

...

Metti ora, sempre nella stessa stanza, un uomo capace davvero di tracciare la strada della sinistra italiana, moderato, capace di muovere critiche a quello che si sta rivelando sempre più un regime, ascoltato con interesse dall'opposizione e sempre più temuto dalle forze di Governo.

Nella stanza.

Chiudila ermeticamente.

Lascialo per un paio d'ore.

Riapri la stanza.

Cosa trovi?

Pensaci.

Cosa trovi dopo le due ore?

Esatto.

E porta al compagno Fini un bicchiere d'acqua, che dopo due ore là dentro avrà sete.

Tratto dal blog di uomomordecane


La Ue punisce la Grecia. Ma Goldman no



Per leggere l'articolo
Clicca su: http://www.effedieffe.com/content/view/9583/165/

giovedì 18 febbraio 2010

Che ci sia forse un altra ragione oltre alla stupiditá???


Di ritorno da una seratina di bagordi lupeschi, conclusasi con un simpatica gara a “chi piscia piu’ lontano” per cosí marcare il suo territorio,.....ho avuto un'illuminazione, un'intuizione animalesca, un'abduzione fantassurda che solo un povero Lupo selvatico ed incolto come me poteva forse avere.

Per adesso, vi ululo solo un poco di più, poiché probabilmente dall’alto della vostra umana, indubbiamente moderna cultura occidentale, peró anche un pó inquinata da oltre un secolo di indotte e mirate manipolazioni psicologiche di indirizzo massolobbystico, potreste credo, interpretare con comprensibile ma forse eccessiva superficialitá il mio pur poco pensiero lupesco. Di fatto, oltre al diffuso ragionamento, sulla attuale crisi, che si baserebbe sulla assoluta incosciente stupiditá perpetrata nella gestione finanziaria occidentale, dai nostri “esperti gestori”, incoscenza di cui purtroppo ne siamo tutti vittime, se ne potrebbe anche fare un ragionamento opposto: cioè che la situazione generale risultante, sia studiata e fortemente voluta, non è infatti credo un caso, se (quasi) tutte le democrazie occidentali rischiano il default sul debito??
Che sia perché magari ció possa servire per estendervi un controllo economico da parte del famoso governo mondiale (NWO) ??...
Bah!...Io credo che forse l'€, come moneta unificata di eurolandia, sia stata la prima fase del progetto mondialista. L'€ è nato zoppo già all'origine per poter cosí causare i vari default delle finanze pubbliche dei Paesi aderenti, in modo poi da costringerli a cedere alla cricca mondialista (leggi, lobbyes di banchieri internazionali e…altro), l'ultima porzione di sovranità e cioè il governo dell'economia inclusa la fiscalità. E questo passaggio il signor Draghi, buon servitore delle oligarchie finanziarie, l'ha espresso ben chiaramente. I mondialisti hanno appena mandato un messaggio ai vari governi europei,... “o ci cedete volontariamente la vostra totale sovranità altrimenti la nostra speculazione vi farà crollare!!”….. L'alternativa forse c'è, ma richiederebbe ( sich!) onesti servitori dello Stato con in piú anche grande coraggio, che spieghino alla gente la reale situazione in cui siamo veramente. Cosí da poter forse ottenere un largo consenso e dare il via alla contro-mondializzazione, con lo scopo finalizzato alla riappropriazione della nostra sovranità più totale. La riserva frazionaria delle banche è il vero cancro da estirpare per poi tornare alla moneta sonante, che riabbia un ancoraggio (oro?) a qualcosa di reale e non modificabile in quantità da un qualunque infido banchiere, che semplicemente a tale scopo azioni la stampante della carta (straccia)-moneta!............Bene, (si fá per dire!)...spero perdonerete l’ardire di questo povero ed incolto lupo selvatico, ad intrufolarsi in concetti che esulano dalla sua limitata conoscenza.......animalescamente vs....Lupogrigio

Dietro la “strategia” nucleare

Tratto dal blog del "falso Blondet", postiamo oggi questo interessante punto di vista......alle prossime...vs. Lpg


Torno sulla questione delle centrali nucleari pianificande in italia.

Dopo che il consiglio dei ministri “ha individuato il percorso per il riavvio del nucleare, i primi lavori nei cantieri dal 2013 e la produzione di energia elettrica dal 2020” a quanto riferisce il ministro Scajola (1).

Torno pure a dire che la faccenda nucleare è davvero una “distrazione”, un “diversivo” per puntellare il finto antagonismo tra destra e sinistra che va sempre più scemando nel sentimento degli elettori.
Il timore che attanaglia i politici è che se dovesse diffondersi la disaffezione al voto, nella tornata elettorale imminente, potrebbe seguire il disinteresse al pagamento delle tasse. Ed è questo che veramente la casta paventa.
In particolare serve dare un “aiutino” al PD, in grossa crisi d’identità politica, e non fare vincere la Lega al Nord. In attesa di togliere di mezzo il movimento di Bossi tramite il “bipartitismo all’americana”. La opposizione storica della sinistra non esiste più, liquidata dallo sbarramento al 4%.

Avevo già scritto che non c’è alcuna possibilità che si costruiscano centrali nucleari in italia.
Per due motivazioni principalmente.
Il primo è lapalissiano.
L’italia è uno stato a “sovranità limitata”. Ovvio che i potentati finanziari americani mai permetterebbero che un loro sottomesso produca energia da fonti diverse dall’oro nero. Vi dice niente il nome Enrico Mattei?
Basta guardare il Tg3, “succubo” di Obama quanto Emilio Fede di Berlusconi su Rete4. Peccato che il canone Rai lo dobbiamo pagare noi, non gli americani.

Nella penisola ci sono circa 115 insediamenti extraterritoriali tra basi e istallazioni facenti capo agli Stati Uniti. Intuitivo che la ragion di stato italiana sia interamente “eterodiretta” da Washington. Lo si vede particolarmente in politica estera ma anche in politica interna.
Esempio di prossima attuazione. La soppressione del valore legale del titolo di studio la qual cosa ha lo scopo dissimulato di aprire il mondo delle professioni intellettuali agli immigrati. Identico discorso che fu per l’abolizione delle licenze commerciali e la “liberalizzazione” dei taxi.

Quando si tratta di dare seguito agli impulsi mondialisti “politica” e “antipolitica” coincidono inesorabilmente (2).

Il referendum anti-nucleare del ‘87 fu promosso dal partito radicale di Pannella. Se date uno sguardo attento al programma politico, passato e presente, di questo partito vi accorgete che è perfettamente ADERENTE al NWO! E uguale a quello propugnato da Santoro, G. Fini, Travaglio, Rizzo&Stella, F. Colombo e tanti altri. Personaggi “a libro paga” dei globalizzatori.

Poi l’avete visto bene in faccia Scajola? Vi sembra uno capace di “autonomia di giudizio”?
Toyota, la più grande casa automobilistica del mondo, sta rischiando di fallire per avere osato produrre un’auto, la Prius, non solo il modello con i consumi più bassi sul mercato americano, ma di prossima uscita con una versione in sostanza solo elettrica, capace di iniziare seriamente l’era dell’auto a corrente su larga scala. Da quando c’è Obama TUTTI i progetti di rilievo sulle energie alternative al petrolio sono stati affossati.
“Green economy”, “buy American”, “financial reform”, “riforma sanitaria”, “ritiro delle truppe”, TUTTO FALSO.

In italia, a seguito dell’”affronto” di Sigonella, Craxi finì seppellito dalle monetine. In questi giorni Guido Bertolaso, per avere detto la semplice verità sull’intervento americano ad Haiti, è stato indagato e tacciato come pervertito sessuale.

La seconda ragione per cui non si costruiranno centrali nucleari è che non ci sono i fondi.
Un impianto atomico costa almeno 5 MILIARDI di euro. Si fa molto prima ad acquistare energia in giro per l’Europa verso cui la nostra rete è connessa.

Poiché l’”autosufficienza energetica” che sarebbe ottenuta con l'atomo è una delle più grandi PANZANE che vi raccontano. Senza impianti militari per l’arricchimento dell’uranio, privi di giacimenti importanti, disponiamo di meno materiale fissile che di idrocarburi.
Se per ipotesi l’italia producesse corrente elettrica da sole centrali nucleari, sarebbe più DIPENDENTE DALL’ESTERO di quanto lo è oggi con gas e petrolio.

Infatti, l’uranio è un metallo raro e prezioso, e come il petrolio in via di esaurimento. In realtà, dal punto di vista letterale, non è vero che questi materiali siano ”in esaurimento”. Semplicemente la loro estrazione diverrà, col tempo, economicamente sconveniente dato che i giacimenti saranno sempre più localizzati in zone impervie come le calotte polari o i fondi marini. Il loro costo pertanto è destinato a salire.

Perciò niente paura, se abitate vicino a un possibile “sito”. Non c’è alcuna probabilità che vi facciano una centrale atomica dietro casa.
Quindi che il governo italiano agisce sul nucleare su ordini che vengono dall’alto e che hanno a che fare con la commedia di un finto dualismo destra-sinistra sulla questione energetica.
La politica italiana è un “teatrino”!

Massimo Ciancimino fa asserzioni sulla genesi di Forza italia risapute da 15 ANNI. Vi siete chiesti perchè mai ‘ste cose emergano di tanto in tanto in prossimità di un appuntamento elettorale? Per poi ritornare nell’oblio mediatico fino alle elezioni successive.
“Patto” fra stato e mafia?
Non scherziamo, i siciliani vogliono soldi a palate e il “laissez-faire” nell’isola, quello è il “patto”!

La politica è un “reality” che, al modo della tv, troppa gente confonde con la “realtà”.
Incentrare il dibattito sull’energia per le “regionali” significa distogliere il confronto dai veri problemi.
Il principale è naturalmente legato all’immigrazione e relative conseguenze.
Con il PRETESTO del “pacchetto sicurezza” hanno già regolarizzato centinaia di migliaia di extracomunitari, attraverso una “sanatoria”, anziché espellerli. Con il “permesso di soggiorno a punti” avverrà cosa simile.

Anche i marpioni di bankitalia ammettono che il reddito delle famiglie sta CROLLANDO (3)
Tuttavia, forse UNICO CASO AL MONDO, i prezzi degli immobili, perlomeno di qualità, stanno incrementano senza sosta.
Una calamità per il ceto medio.
In USA e Gran Bretagna, in Spagna a fronte della crisi finanziaria i prezzi delle case sono scesi sostanziosamente, in certi casi precipitati. Da noi, “grazie” alla fortissima pressione immigratoria, non solo le case popolari sono divenute un miraggio per gli italiani, ma i prezzi delle abitazioni sul mercato privato non accennano a decrescere seguendo la discesa del potere d’acquisto dei salari.

Di questo non trovate traccia sul “Sole” o su altri media sedicenti “esperti” di economia. Oltretutto, e anche questo è ignorato, la gran quantità di stranieri contribuisce a deprimere il reddito. Specie per certe etnie con poca “voglia di lavorare” e molti figli che dichiarano redditi famigliari risibili rispetto alla media.

Secondo Altrconsumo un italiano su dieci rinuncia a cure meliche “essenziali” per motivi economici (4). Mentre crescono nella “società civile” le pressioni per obbligare lo stato a garantire le cure mediche GRATUITE agli stranieri irregolari.

Crisi, cassa integrazione, fabbriche che chiudono e la CGIL lombarda, in vista delle elezioni regionali, chiede di aprire un “tavolo” sulla “cittadinanza” e sul “voto amministrativo” per extracomunitari. Notare, non “diritto al lavoro” bensì “diritto al voto”, materia NON di pertinenza sindacale.

Il pontificio consiglio delle migrazioni mette in guardia sul pericolo per i “ricongiungimenti famigliari” causato dalla crisi economica (5).
Abbiamo capito!
Lo stato deve tagliare pensioni e sussidi ai nostri anziani per mantenere i figli ricongiunti dei CLANDESTINI DISOCCUPATI.

E il “cocktail” tra emergenza abitativa e occupazionale sta facendo inabissare il paese.
Figuratevi spendere DECINE DI MILIARDI di euro, che non abbiamo, per costruire impianti nucleari per cui neanche avremo i denari a comprarne il combustibile!
Dopo le elezioni regionali, le regioni del Sud, e del Nord in cui avrà vinto il centrosinistra, alzeranno un micidiale fuoco di sbarramento contro i siti prescelti. Il che rimanderà il “nucleare” alle calende greche.
Ed è esattamente ciò che avverrà.

1 ) http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE6190A820100210
2 ) http://www.anmvioggi.it/8598/02-09-08/gelmini-abolire-il-valore-legale-della-laurea
http://milano.repubblica.it/dettaglio/movimento-5-stelle-grillo-sfida-la-politica/1738809
3 ) http://www.fastweb.it/portale/canali/attualita/reportage/contenuti/articolo/?id=FW01449
4 ) http://it.reuters.com/article/entertainmentNews/idITMIE61B0H520100212
5 ) http://mattinopadova.gelocal.it/dettaglio-news/cdv-13:34/3754304

mercoledì 17 febbraio 2010

E’ sempre la Casta, altro che Bertolaso

Postiamo oggi, tratto da effedieffe.com di M. blondet, un riassunto perfettamente centrato, obbiettivo, oltre che imparziale, sulle vicende di "ribalta" degli ultimi giorni..... Cocome quí nella foresta tra noi lupi selvatici ed incolti, é risaputo ormai da lungo tempo, sembrerebbe che si vada assodando la consapevolezza che alla base (nonché al vertice!) del "cancro" che oramai , non piú lentamente, stá divorando i tessuti sociali delle popolazioni Italiche (e non solo!), ci sia quell'organigramma tentacolare e indifferentemente mixato di pseudo colori politici e di pseudoideologie di qualsivoglia parte politica, che normalmente andiamo definendo con il nome di "casta". Organigramma con beneficio di impunitá assoluta, all'interno del quale si lotta per occuparne di volta in volta i posti dell'esecutivo, che ovviamente ne garantiscono i piú elevati tornaconti personali. A sua volta, peró, questo organigramma deve essere gradito, ed eseguire le direttive imposte dalle "lobbyes" dei Poteri forti internazionali , e nel caso queste vengano in qualche modo ostacolate, la "pena" é il "siluramento" che viene ottenuto gestendo i servili "media", nonché l'altra parte della "casta" che é ben disponibile all'avvicendamento alla stanza dei bottoni. .......ma questa é ancora un altra vecchia storia, da noi lupi gia' trattata.....................alle prossime, vs. Lupogrigio
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Bertolaso, la massaggiatrice Monica, il palazzinaro Anemone che pagava la massaggiatrice a Bertolaso; il Salaria Sport Village; le intercettazioni, gli appalti, le tangenti, le telefonate, Protezione Civile SpA colata a picco. Matteoli indagato, Verdini (il potente coordinatore del PDL) sospettato e interrogato. Paolo Berlusconi che telefona a Balducci, il potente capo del Consiglio Superiore Lavori Pubblici, chissà perchè e per cosa; Balducci che vuole un posto di attore per il figlio. Cognati e amanti e parenti.

Cari lettori, tutta questa è ammuina. Serve a nascondere una cosa sola. La cosa più evidente di tutta questa faccenda, ma che nè i politici di «sinistra» nè di «destra» nè i loro giornalisti vogliono farvi capire: che ad essere marci non sono i singoli uomini, ma le cosiddette istituzioni. Quelle istituzioni che hanno creato loro, anno dopo anno, per la sedicente «gestione della cosa pubblica», ossia – detto più chiaramente – per crearsi e alimentare le loro clientele e trarne mazzette, sfuggendo ai controlli.

Il problema centrale di questo scandalo è che le burocrazie pubbliche non funzionano, sanno solo mettere i bastoni tra le ruote ad ogni tentativo di azione, e moltiplicano i loro «controlli» al solo scopo di estrarre, ad ogni passaggio, qualche tangente alle imprese private. La cosa è tanto evidente, che è impossibile che i nostri politici, per quanto mediocri, non abbiano la capacità intellettuale di capirlo.

Lo capiscono, ma non vogliono andare in fondo al problema, ossia riformare radicalmente le burocrazie impastate di «politica». Siccome hanno rimepito i consigli d’amministrazione, e i posti «tecnici» di Provincie, Comuni e Regioni dei loro trombati e cognati, è chiaro che non vogliono nessuno snellimento, nessuna efficienza. E allora fanno ammuina, chiedono le dimissioni di questo e di quello, si scandalizzano dei preservativi nel Salaria Village.

Veniamo al punto: la Protezione Civile deve occuparsi delle emergenze. E siccome da noi terremoti, alluvioni, crolli di case abusive sui torrenti, spazzatura non raccolta, sono all’ordine del giorno, la Protezione Civile è diventata efficiente e potente. Più efficiente delle altre protezioni civili di molti altri Paesi. Anche perchè ha molti mezzi, moltissimi soldi, e una capacità discrezionale di spesa. E’ vero che all’estero guardano alla Protezione Civile italiana con sconcertata ammirazione.

Quando fui inviato dal mio giornale a seguire lo Tsunami del 2005 prima in Thailandia poi a Sri Lanka, i soccorritori stranieri erano stupefatti dei nostri idrovolanti mandati così lontano, degli ospedali da campo e delle tendopoli, montate in poche ore, i carabinieri che identificacavo i cadaveri dal DNA lavorando 24 ore su 24 negli orrendi depositi dei corpi... Una capacità di proiezione nel mondo da far invidia alle forze armate più potenti del pianeta. I giornalisti svedesi (la Svezia aveva avuto centinaia di turisti uccisi in Thailandia) dicevano: ecco, la nostra protezione civile non sta facendo nulla, la vostra invece...

Noi cercavamo di spiegare: anzitutto, voi svedesi siete solo 7 milioni, noi 60. Non avete terremoti nè alluvioni da abusivismo edilizio. Non avete idrovolanti per spegnere gli incendi boschivi, perchè da voi nessuno brucia i boschi. Soprattutto, avete un’amministrazione pubblica normalmente ben funzionante , e quindi non avete emergenze. La Protezione Civile italiana, spiegavamo, serve come «ministero dello scavalco». Serve a scavalcare la burocrazia italiana che non funziona, e mette solo i bastoni fra le ruote.

E’ così. Da noi è caduto un ponte stradale fra Emilia e Lombardia – ne ha parlato Reporter abbastanza di recente – e non si è riusciti a ricostruirlo in 5 anni. Perchè bisogna mettere d’accordo non solo un magistrato alle acque e una caterva di enti addetti, ma due Regioni, due Provincie, due Comuni, e tutti i loro uffici cosidddetti «competenti». Per esempio, ottenuto il placet alla ricostruzione del ponte dalle Belle Arti di Emilia e Lombardia, si sono messe di traverso le Belle Arti di Lodi e di Piacenza o non so che. Hanno dato il veto: quello caduto, hanno detto, era «il primo ponte in cemento armato costruito in Italia nel ‘900» e dunque era un’opera d’arte che ricadeva sotto la loro «competenza», perchè di inestimabile valore storico-paesaggistico-culturale (nonchè ecologico, alimentare e zooprofilattico). E lo volevano ricostruito esattamente eguale a quello in cemento armato del primo ‘900, che non a caso era crollato, visto com’era il cemento armato un secolo fa.

Era evidente la scusa. Ed evidentissima la soluzione: basta una limpida norma che affermi una qualche gerarchia fra Regioni, Provincie e Comuni: che quando le Belle Arti regionali dicono finalmente «sì», le Belle Arti provinciali non possono dire «no». I politici non l’hanno fatto.

E’ evidente il perchè: la moltiplicazione degli strati (le «istanze») che possono mettere becco su qualunque cosa, fa comodo a loro e alla Casta che loro hanno allevato, che proteggono, selezionano e stipendiano, e da cui ottengono i voti e le scremature in denaro della cosa pubblica.

E’ chiarissimo che questo pasticcio istituzionale è la causa della «corruzione». Prendiamo quel Milko Pennisi, presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Milano, arrestato in flagrante mentre riceveva 5 mila euro da un costruttore bresciano: «I soldi non li ho chiesti io, mi sono stati offerti per sveltire una pratica», s’è giustificato Pennisi. Si trattava di sbloccare un progetto edilizio fermo da anni. Perchè? Perchè vi si era opposto il... Consiglio di Zona. Può dare il consenso la Commissione comunale, la Regione, il Padreterno; ma se un Consiglio di Zona si oppone, tutto si blocca.

«Democrazia sempre più vicina al cittadino», la chiamano. In realtà, la democrazia non c’entra nulla. A Milano il presidente del Consiglio di Zona già prende 1.400 euro mensili di stipendio... E’ ovvio che non vi rinunci, nè rinuncino i politici ad inserire nel democratico Consiglio di Zona i loro galoppini, futuri candidati.

Basterebbe definire le competenze, limitarle, ossia impedire all’ente che sta sotto di bloccare le decisioni dell’ente che sta sopra. Non si fa. E siccoma non si fa, occorre la Protezione Civile. Siccome ha il diritto di «passare col rosso», ossia di scavalcare le micro-burocrazie con tutti i suoi strati di fancazzisti ostili, essa è diventata necessaria.

Anche Bersani, che oggi esige le dimissioni di Bertolaso, anni fa chiese alla protezione civile, e a Bertolaso in persona, di organizzargli un convegno internazionale. Bersani sa dunque benissimo che se dovesse aspettare tutte le autorizzazioni e i permessi, in Italia non si farebbe nemmeno un convegno. Dovrebbe, come capo politico dell’opposizione, porre il problema radicale: perchè tutti questi bastoni tra le ruote? Perchè non snellire, limitare, ridurre gli strati burocratici e la loro capacità di ostacolare, ritardare, impedire? Bersani sa che il problema è quello. Ma preferisce far la figura dell’intellettualmente incapace di capire, piuttosto che affrontare il problema – e le Caste che difenderebbero le loro «competenze» con le unghie e i denti. In quelle Caste, ci sono anche i compari suoi.

Si aggiunga l’euforia patologica del Salame, ed ecco che la Protezione Civile diventa l’organo centrale del presidente del Consiglio, dell’uomo del fare. Il G-8 alla Maddalena, anzi no all’Aquila; Bertolaso, òccupati tu dei dettagli, passa col rosso...

Da organo delle emergenze, la Protezione Civile si è trasformata in ministero dell’Universo, in ministero centrale del Tutto. Si occupa di Lavori Pubblici e di comprare le bandierine per salutare Obama, delle case dell’Aquila e delle strade, delle riprese televisive e dei trasporti in elicotteri di giornalisti, cognati, massaggiatrici e parenti. Apre rigassificatori, riatta discariche contro la volontà della popolazione (i consigli di zona). Presto dovrà fare le centrali nucleari, perchè nessuna Regione le vuole, e le Belle Arti del municipio di Sant’Eutizio («Comune denuclearizzato») sono già sul piede di guerra. Dovrà salvare Alitalia, vedrete. E la Publica Istruzione che sforna analfabeti inoccupabili. E Termini Imerese. E la Expo 2015. E le olimpiadi del nuoto. Non mi stupirebbe se un giorno la Protezione Civile ricevesse il compito di conquistare i cuori e le menti in Afghanistan: ha la capacità di proiezione del Pentagono, perchè no?

IL MINISTERO DEL TUTTO – E’ ovvio che questa discrezionalità, unita alla capacità enorme di spesa e alle mani bucate e alle improvvisazioni del premier, si presti ad abusi d’ogni genere. E’ ovvio che imprenditori mascalzoni paghino massaggiatrici brasiliane per offrire una ripassatina a Bertolaso. Ma tutto questo è – ahimè – necessario.

I politici non sanno e non vogliono «riformare le burocrazie» inadempienti , le «istituzioni» bloccate da una pletora di «istanze» e da un accavallamento mostruoso delle «competenze» (solo da noi le «competenze» indicano degli incompetenti), e allora hanno creato il ministero dello Scavalco.

Ossia: noi cittadini paghiamo due volte. Per le burocrazie incompetenti di Regioni, Provincie, Comuni, Consigli di Zona, eccetera – che non funzionano – e per il ministero dello Scavalco Universale di-Tutto-Quanto-Esiste, dotato di poteri incontrollati e di illimitati fondi.

Dicono che sia scoppiata di nuovo Mani Pulite. No, è scoppiata Mani Bucate.

Quindi, non credete all’ammuina. Non vi chiedete se Bertolaso ha usato i preservativi per la ripassatina, o aveva mal di schiena. Chiedetevi come mai il primo colpevole, l’arrestato Balducci, non è uno della protezione civile, bensì un grand commis messo lì da Prodi: è presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, mica uno delle emergenze; appartiene alla Casta, ed è lui che malversava con aziende in odore di mafia, e che chiede un aiutino Mediaset per il figlio che vuol far l’attore, e per la moglie che ha una casa di produzione cinematografica.

Il marcio è lì, nelle carriere pubbliche; la Protezione Civile è solo la pecetta al grande fallimento delle pubbliche amministrazioni, soprattutto locali, da smantellare e mai smantellate.

Chiedetevi perchè l’intera classe politica moltiplichi gli strati di burocrazie e li renda «democratici», ossia li doti di parlamentini locali, governicchi microscopici; perchè trasformi le municipalizzate che funzionavano benissimo in Società per Azioni, con consigli d’amministrazione pieni di ex parlamentari trombati.

Non chiedetevi perchè il Salame voleva «Protezione Civile SpA». Chiedetevi prima perchè i Comuni hanno dato le Centrali del Latte SpA, perchè hanno messo sotto il diritto privato le loro aziende trasporti e dell’acqua potabile.

A proposito dell’acqua. «No alla privatizzazione dell’acqua», strilla la sinistra. Ha ragione. Ma poi, se vai a vedere i dettagli, scopri che in Italia le municipalizzate dell’acqua, migliaia, sono state accorpate in un centinaio di enti pomposamente chiamati Ambito Territoriale Ottimale (ATO) che devono «ottimizzare» il servizio idrico, facendo economie di scala soprattutto in base ai bacini idrici luogo per luogo. Scoprirete che, cosa strana, le ATO non coincidono coi bacini idrici ma con le provincie già esistenti, e che la Lega voleva abolire (anzi adesso no). E’ che le ATO sono diventate organi della Provincia. E benchè spesso siano «private» in diritto, quelle veramente private sono 7 su cento.

Non è dunque da accusare l’avidità dei «privati», ma la disonestà dei pubblici che hanno distorto un giusto provvedimento per far rientrare un organismo tecnico sotto il loro dominio, ossia «politicizzarlo», riempirlo di trombati, cognati e grand commis anzichè di ingegneri con laurea in idraulica. Qui di privato c’è solo il nome: Il nuovo nome dei ladri pubblici.

E che diciamo della magistratura? Quella che diffonde le intercettazioni, violando le sue stesse leggi? In perfetta impunità garantita dal suo «autogoverno»?

A leggere le intercettazioni, si hanno molti sospetti di malversazioni effettive. Ma si capisce anche il resto: che basta che uno telefoni a un altro, anzi basta essere nominati da uno che al telefono risponde ad un altro, per essere sputtanati senza alcun motivo. Ed è proprio questo che la magistratura vuol ottenere, specie sotto elezioni.

Matteoli ha telefonato a Balducci, testè arrestato: oddio che scandalo, il ministro dei Lavori Pubblici telefona al presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici! Matteoli se ne vada! Si dimetta! Confessi!

E allora chi ci mettiamo, al suo, al loro posto? Delle suore di clausura: quelle non hanno l’agendina telefonica piena, non hanno il telefonino, e non telefonano a nessuno. Quelle sì che devono andare ai Lavori Pubblici e alla Protezione Civile.

Per favore, non fateci ridere: abbiamo le labbra screpolate, come diceva Walter Matthau.