martedì 22 dicembre 2009


Oggi postiamo un articolo da non perdersi, di fatto la sempre attenta e argutissima Antonella Randazzo dal suo blog La Nuova Energia energia, ci riassume in "toto" ed in forma chiarissima, il fenomeno gia` più volte quì proposto e affrontato da noi lupi selvatici ed incolti e che stà senza dubbio alcuno alla base della politica non solo nostrana e dei risvolti economico/sociali che tanto negativamente ed in modo vessatorio ci coinvolgono. Dopo la pubblicazione di questo ultimo articolo, mi asterrò dal tornare nuovamente su questo tema, considerandolo esaurientemente qui`chiarito, chi voleva capire avrà certamente capito. ....in attesa delle prossime scorrerie lupesche......Vs. Lupogrigio

Negli ultimi tempi stanno avvenendo cose straordinarie. Non si tratta dicose mistiche o bizzarre, come Ufo, apparizioni o previsioni per il 2012. No. Si tratta di cose semplici e concrete, che si possono riassumere in una parola: consapevolezza. Sempre più persone, in tutto il mondo, stanno acquisendo maggiore consapevolezza della realtà. Questo significa riuscire a capire quei “segreti” del sistema che magari erano sotto i nostri occhi ma prima non riuscivamo a vederli perché condizionati dal sistema.

Uno di questi “segreti” è il signoraggio. Sempre più persone comprendono il vero senso del modello economicofinanziario attuale e ne vedono gli aspetti assurdi, insensati, creati apposta per permettere ai pochi di dominare sui molti. L’attuale sistema è basato sull’inconsapevolezza e sulla non conoscenza degli aspetti fondamentali dell’assetto finanziario, economico e politico, e dunque una sempre maggiore consapevolezza risulta assai nociva alla sua sopravvivenza. Cosa accade quando le persone acquisiscono una vera consapevolezza? Come reagisce il gruppo di potere? Esperto di tecniche di controllo delle opinioni, il gruppo di potere sa che le persone che diventano più consapevoli avranno il desiderio di trasmettere agli altri le conoscenze apprese. Ma tali conoscenze sono come semi: possono germogliare e crescere ma possono anche non produrre alcun risultato, dipende dal “terreno” che troveranno. L’informazione corretta non può garantire di per sé la produzione di effetti concreti. Per questo motivo, anche quando emergono aspetti veri del sistema, possono essere attivate tecniche atte a vanificare o attutire l’effetto delle nuove conoscenze.

In un primo momento il gruppo di potere cercherà di impedire o mistificare la trattazione degli argomenti pericolosi. Questa tecnica si basa sul meccanismo del “bias di conferma”. Il bias di conferma è un effetto mentale che induce a non comprendere alcune verità, avendo nella mente una serie di pregiudizi, di distorsioni o di punti di vista errati che lo impediscono. Il fenomeno del bias di conferma riduce la possibilità di impatto efficace a tutto ciò che non è sorretto dal mainstream di massa, ovvero che va contro la mentalità dominante creata dalle “versioni ufficiali” degli eventi. Tale fenomeno è alimentato dai mass media, che inducono ad associare significati a persone o a fatti, oppure si disinteressano di molte cose importanti, facendo in modo che non abbiano alcun peso nell’opinione pubblica. Ignorando alcuni argomenti fondamentali per comprendere la realtà si fa in modo che le persone abbiano una percezione dei fatti distorta e dunque agiscano in modo non conveniente ai loro stessi interessi. In un secondo momento, quando la tecnica della negazione o della mistificazione non funziona più, viene scatenata la propaganda allo scopo di screditare le persone che smascherano gli aspetti assurdi del sistema, utilizzando metodi che colpiscono personalmente, ad esempio le etichette (“estremista”, “complottista”, “paranoico”, “comunista”, ecc.). Il metodo delle etichette si basa sul meccanismo dell’associazione, in base al quale si può far associare un personaggio o un significato a qualcosa di sgradevole, in modo da condizionare l’opinione. L’etichetta deve servire a scoraggiare coloro che vorrebbero approfondire la questione sollevata, inducendo a considerare i fatti alla stessa stregua delle opinioni. Ovviamente contro coloro che sollevano certe verità vengono utilizzate anche altre tecniche, ad esempio possono essere associati ad altri personaggi già screditati o possono essere accusati, paradossalmente, di avere le stesse caratteristiche del sistema (avidità, invidia, di “censurare”, di volersi mettere in mostra, di voler far soldi, ecc.), per una sorta di “legge dell’opposto”, che com’è noto è stata individuata da Orwell. Se queste tecniche non funzionano e l’argomento suscita comunque attenzione da parte di molti, se possono, provano a creare confusione sull’argomento, secondo la massima: “se non puoi convincerli, confondili”. Se anche questa tecnica non risulta più efficace, allora vengono “arruolati” personaggi (giornalisti, intellettuali, politici, ecc.) allo scopo di “cooptare” l’argomento, in modo tale che lo stesso sistema sembra che denunci il problema, sottraendolo a chi non è controllabile. Lo si fa nell’intento di abituare le persone al fatto che tale problema viene trattato anche dai canali ufficiali. Si vuole indurre ad afferrare i concetti in modo superficiale oppure mistificato, a tal punto da non generare alcun cambiamento. Oppure si vuole far credere che il problema sarà risolto dalle autorità. Questa tecnica si basa sul “meccanismo della rassicurazione”.

La maggior parte delle persone teme il cambiamento e teme il fatto che se si smaschera il potere poi si deve riprendere la propria sovranità. Questo corrisponde anche all’assumersi le proprie responsabilità, dato che non si può più delegarle ad altri. Dunque, il gruppo di potere coopta il problema e lancia messaggi rassicuranti. Ad esempio, quando è stata introdotta la legge che legalizzava lo sfruttamento lavorativo, in un primo momento non si parlava affatto di questo fondamentale cambiamento che avrebbe influito negativamente nella vita di oltre tre milioni di persone. Quando però qualcuno iniziò a spiegare cosa significava lavoro precario, ecco che iniziarono ad etichettare come “comunisti” o “estremisti” questi personaggi. Alla fine, quando le etichette non funzionavano più perché tutti avevano capito che era stato legalizzato lo sfruttamento lavorativo, ecco che i mass media iniziarono ad affrontare l’argomento, e furono diverse le trasmissioni televisive in cui si intervistavano lavoratori precari. I partiti iniziarono a lanciare messaggi rassicuranti del tipo “vogliamo migliorare la legge sul lavoro”, oppure “vogliamo dare a tutti i lavoratori almeno 1000 euro al mese”.

Ovviamente nessuno dei politici avrebbe fatto qualcosa di concreto per abolire la legge che precarizza il lavoro, ma di certo le rassicurazioni sarebbero servite a fare in modo che si avesse fiducia che il sistema stesso avrebbe apportato le modifiche necessarie. Il mostrare quella determinata realtà significava abituare i cittadini al fatto che il sistema stesso ammetteva il problema, e indurli a continuare ad avere fiducia nel sistema, con l’illusione che in futuro il problema sarebbe stato risolto. In altre parole, si “cooptava” la protesta, non per denunciare quello che il gruppo di potere aveva fatto e poi cambiarlo, ma per generare accettazione e fiducia nelle stesse persone che avevano influito sulla creazione del problema.

Paradossalmente, il sistema che ha bisogno di sfruttare i lavoratori, o di ingannare sul potere finanziario e politico, illude che esso stesso cambierà ciò che fa parte della sua natura. Quest’ultimo meccanismo si rende necessario quando una determinata conoscenza potrebbe generare negli animi un vero desiderio di cambiamento e la relativa assunzione della responsabilità personale, necessaria ad avere un sistema democratico. Sopraggiungendo la tecnica della “cooptazione”, le persone vengono come “ricondotte all’ovile”, ovvero persuase che il problema che hanno scoperto sarà risolto senza impegno e responsabilità da parte loro.

In altre parole, si inganna facendo credere che le stesse persone che hanno protetto il gruppo di potere, ne sveleranno le magagne e lo spodesteranno. Ovviamente ciò non accadrà, ma l’importante è che la gente lo creda. Si ricrea il medesimo meccanismo di dipendenza dalle autorità esterne che esisteva prima, illudendo che solo per il fatto di ammettere il problema e di fare annunci e promesse si è degni di fiducia. Molti ci cascano perché è assai più difficile fare un certo lavoro su se stessi e diventare consapevoli a tal punto da non sostenere più il vecchio sistema, che continuare a credere agli inganni.

Consideriamo un altro esempio, quello relativo alle scie chimiche. Cosa è successo quando qualcuno ha iniziato a parlare di scie chimiche? All’inizio si è negato, dicendo che si trattava di semplici scie di condensa e che quelli che dicevano il contrario erano mentalmente disturbati. Quando però si sono fatti avanti alcuni esperti dicendo che si trattava di un fenomeno diverso rispetto alle scie di condensa, allora si è cercato di creare confusione. Quando anche questa tecnica non era più tanto efficace perché c’era qualcuno che spiegava e chiariva molte cose, allora l’argomento è stato cooptato e trattato in molti programmi televisivi. Ci si è curati che questi programmi fossero dedicati ad argomenti controversi o dubbiosi, come “Voyager”, in modo tale da far associare l’argomento all’incerto, al mistero, come se non fosse un evento concreto e verificabile.

Dunque, vediamo che gli argomenti che smascherano il sistema vengono dapprima negati o mistificati, poi si cerca di denigrare chi li tratta e infine vengono cooptati per generare significati funzionali allo status quo, oppure per rassicurare le persone facendo intendere che gli stessi personaggi del sistema risolveranno il problema.

Oggi purtroppo si sta cercando di fare lo stesso per quanto riguarda il signoraggio. Come sempre più persone comprendono, il sistema attuale si basa sul fatto che soltanto alcune persone detengono il potere finanziario, ovvero il potere di emettere moneta e di controllarne i flussi. Queste stesse persone, in virtù del loro potere finanziario, esercitano un enorme potere anche sul settore economico e politico, potendo, attraverso finanziamenti dati o negati, sostenere, rafforzare o distruggere aziende o partiti. Il signoraggio è la base su cui queste persone fondano il loro potere, potendo stampare banconote come falsari, ma farle pagare con beni reali e duro lavoro.

In un primo momento si cercò di impedire che le persone trattassero l’argomento signoraggio, ma con Internet la cosa risultò sempre più difficile. In un secondo momento chi parlava di signoraggio veniva etichettato come “complottista” o considerato come un personaggio che diceva cose non del tutto vere o che credeva ingenuamente alle bufale di Internet.

In un terzo momento, quando ormai queste tecniche non producevano molti effetti, si è cercato di “cooptare” l’argomento. Giulio Tremonti, in più occasioni, parlò del potere dei banchieri. Nel 2004, a “Porta a porta” Tremonti parlò della “truffa del signoraggio” e ad Annozero del 6 marzo 2008 citò persino gli “illuminati” e parlò di tecnofinanza e di riserva frazionaria. Al Tg 1 del marzo 2009, Tremonti disse: “Gli Stati spesso rinunciano alla sovranità monetaria e consentono che a fianco della moneta buona, quella sovrana, nasca una moneta privata, commerciale, parallela, fondata sul nulla. E’ quello che ha causato la crisi… si comincia a capire la causa della crisi”.

Con queste parole Tremonti denunciò l’esistenza di personaggi privati che hanno messo le mani sulla sovranità monetaria, anche se non ha detto tutta la verità. Si tratta di cooptare l’argomento scottante in modo tale da fornire i significati a cui associarlo e farsi promotori del problema, facendo intendere di volerlo risolvere. In realtà si tratta di fare sterili “annunci” oppure di rassicurare le persone. E’ come dire: “non preoccuparti, non affannarti, tu non devi fare nulla perché anche questo problema lo risolveremo noi”. Si tratta dunque di far rimanere i cittadini dipendenti da ciò che fanno le autorità, rendendo inutili quelle conoscenze che basterebbero a far rigettare completamente il sistema e tutti coloro che lo sostengono.

Infatti, Tremonti, pur avendo parlato di “Illuminati” e di strapotere di privati, non ha mai fatto nulla per contrastare i privilegi dei banchieri. Gli basta far vedere che sa e che ha capito molte cose, ma non ha alcuna intenzione di farsi promotore di una vera battaglia per togliere il potere finanziario ai banchieri. Sa che se lo facesse molti si accanirebbero contro di lui e perderebbe ogni ruolo nel sistema. Peraltro, spesso Tremonti dice cose molto “pasticciate”. Ad esempio, in diverse occasioni ha detto che la globalizzazione è stata attuata “troppo in fretta” e per questo non avrebbe avuto gli effetti positivi sperati. Questa è ovviamente una sciocchezza, perché alla base della cosiddetta globalizzazione non c’era altro che la strategia dei soliti noti per imporre il proprio potere economico e politico in tutti i paesi del mondo. Non era dunque questione di tempi ma di contenuto. In altre occasioni Tremonti ha fatto discorsi incomprensibili, in linea con la strategia del sistema di far capire poco alle persone comuni e di lasciare l’impressione che ciò avvenga per i propri limiti. In realtà tutti i cittadini avrebbero il diritto/dovere di capire perché le loro tasche sono sempre più vuote e il lavoro è sempre più precario e meno retribuito. Le autorità non spiegano le cose come stanno per evitare che i cittadini protestino, e cercano di complicare le cose facendo credere che la situazione economico-finanziaria possa essere capita soltanto da chi ha preso una laurea in economia. Tremonti è in linea con questa mentalità e non spiega in modo chiaro i reali motivi delle “crisi”, e anche quando parla del potere delle banche è reticente, anche se superficialmente potrebbe non sembrarlo.

Alle ultime elezioni nazionali si ebbero partiti che trattavano l’argomento signoraggio. Alcuni esponenti di questi piccoli partiti parlarono di signoraggio in Tv, durante la campagna elettorale. Anche Di Pietro, in diverse occasioni, ha parlato di signoraggio, ma non risulta che nel suo programma ci fosse l’idea di togliere il potere finanziario alle banche. Anzi, l’Italia dei Valori spesso idealizza il potere dell’Unione Europea e non ha mai denunciato né l’antidemocraticità del Trattato di Lisbona, né lo strapotere degli stegocrati della Banca Centrale Europea. Dunque, il suo rifiuto del signoraggio è fatto soltanto di parole.

Addirittura da recente è stato pubblicato sul sito del “Giornale” un articolo non firmato sul signoraggio. Si potrebbe trattare di un caso isolato, oppure di una provocazione, ma potrebbe anche avere lo scopo di “assorbire” il tentativo di aumentare la consapevolezza, limitandolo o annullandolo, attraverso la trattazione dei temi prima “proibiti”.

Successivamente si potrebbero dare annunci rassicuranti o magari si prepareranno programmi politici che illuderanno le persone facendo credere che occorre soltanto aspettare e riporre fiducia in qualche partito per risolvere prima o poi il problema. Ovviamente i programmi non saranno messi in pratica e gli annunci serviranno a rassicurare ma non produrranno alcun effetto concreto. L’effetto che si avrà sarà quello di continuare a far parte di un gregge, pur avendo avuto notizia di aspetti truffaldini del sistema.

Per capire l’inganno occorre guardare ai fatti e soprattutto non essere così ingenui da credere che persone motivate al potere, alla carriera o al denaro possano improvvisamente diventare onesti e motivati a rispettare la sovranità popolare. Fare annunci e promesse che sa di non poter mantenere è compito del politico corrotto. Alle ultime elezioni nazionali tutti i partiti promisero di migliorare la condizione dei lavoratori, ma oggi la disoccupazione è aumentata in modo allarmante, e nessun politico se ne sta occupando in modo serio.

Cosa accadrà quando moltissime persone verranno a conoscenza del signoraggio? Se queste persone avranno un’alta consapevolezza, e saranno abbastanza, si organizzeranno autonomamente e creeranno una propria moneta basata su parametri da loro stessi decisi. Ovviamente una moneta funzionale allo sviluppo economico e non un debito con funzione di impedirlo. Se invece le persone che avranno notizia del signoraggio non svilupperanno un’alta consapevolezza, potranno cercare nel sistema stesso la soluzione al problema.

Potrebbe persino accadere che se molti cittadini dovessero diventare consapevoli del vero gruppo che esercita potere, i partiti prometteranno di limitare lo strapotere di questo gruppo, magari facendo una campagna elettorale contro i privilegi della “casta”. Ma poi, una volta al potere cercheranno di giustificare il loro tradimento, proprio come è sempre accaduto e sempre accadrà finche i cittadini non capiranno che l’unica strada per la democrazia passa per un’assunzione personale di responsabilità e per la rinuncia a credere alle promesse o alle rassicurazioni di chi non ha mai sostenuto e difeso nel concreto gli interessi collettivi. Ricordiamoci che l’attuale sistema ha potere nella misura in cui i cittadini vi si affidano rinunciando alla propria sovranità. Siamo stati abituati a guardare cosa fanno le autorità rispetto a determinati problemi e ad affidarci a loro anche quando si sa per certo come si comporteranno. Non siamo abituati a ragionare su quello che possiamo fare noi per sottrarre il potere a chi lo ha usurpato, ma dovremo per forza impararlo se non vogliamo rimanere sudditi in eterno.

In conclusione, si dovrebbe smettere di credere alla propaganda e alle promesse dei partiti, e rendersi conto che è necessario guardare ai fatti per capire i meccanismi del potere. Il sistema attuale, essendo basato sulla mistificazione e l’inganno, utilizza meccanismi emotivi per indurre le persone ad affidarsi ai politici assoldati dal gruppo di potere. L’unico modo per non cadere nelle trappole è quello di essere razionali e concreti, credendo sempre al proprio intuito e ai fatti.

La libertà esige sempre una responsabilità personale e la rinuncia a credere che dalle stesse persone che hanno protetto il sistema verranno i cambiamenti necessari a creare una vera democrazia. L’attuale sistema economico-finanziario prima o poi crollerà, ma non sarà per merito di Tremonti, e nemmeno di Berlusconi o di Di Pietro.

P.S. ..... al vostro incolto lupo da selva periferica, darebbe piacere un segno di vita che giunga dal vuoto passivo delle vostre metropoli civili, ....magari anche un commento negativo!!......in questo caso non potreste sentirvi d'avvero soli, ma bensí parte della assoluta maggioranza .........Vs...Lpg

1 commento:

...I COMMENTI SONO APERTI A CHIUNQUE, ANCHE SE ANONIMO...