I NUMERI “COSIDETTI” ARABI, furono introdotti, piú o meno consapevolmente , fin dalla antichitá al fine di poter operare su quantitá di elementi costituenti insiemi o su quantitá esprimenti misure di entitá materiali. La prima numerazione scritta risale al 3500 a.C. (piú di 5500 anni fá) in Mesopotamia. La numerazione attualmente da noi usata, con nove cifre piú lo zero, è stata elaborata in india intorno al V secolo d.C., ma da come vediamo in tabella, il decimale non era sconosciuto giá agli Egiziani,ai babilonesi, ai Cinesi e persino a i Maya.
I numeri presso i Greci ,come giá presso i Fenici, venivano espressi con le lettere attribuendo loro il valore corrispondente al posto occupato nell’ordine alfabetico ( alfa=1, beta =2,gamma=3, ecc.). Le lettere usate come numeri erano fatte seguire da una specie di apostrofo. Solo i Romani usarono per la numerazione segni speciali diversi dalle lettere dell’alfabeto; ma la fortuna di questi caratteri venne meno nel Medio Evo quando i primi Europei, traducendo le opere matematiche orientali, adottarono anche il modo di rappresentare i numeri, che presero perció il di cifre Arabiche.
La prima esposizione è del matematico indiano Brahmagupta nel VII secolo d.C. Furono poi gli Arabi, con il matematico M. ibn Al-Khawarizimi (780-850) durante la loro dominazione a utilizzarli e a importare le cifre ed i procedimenti di calcoli dall’India, dove il sistema decimale era applicado fin dal 500d.C. , mentre i segni numerati da 1 a 9 erano giá noti nel III secolo a.C.
I numeri arabi occidentali, detti “ghubar” vennero poi introdotti con la dominazione Mussulmana in Spagna e da quí verso l’anno Mille si diffusero negli altri paesi dell’Europa . In Italia e nell’Europa Medievale furono diffusi da Leonardo Fibonacci (1170-1230) con il suo trattato”Liber Abaci” pubblicato nel 1202.Essendo notoriamente usati dagli arabi, impropriamente si chiamano ancora oggi “ numeri Arabi”, invece la scrittura vera e propria è quella Indiana. Da notare che i Maya utilizzavano giá la numerazione decimale , con una singolaritá: sono espressi in due modi, come i Cinesi, perfino piú elegantemente: in punti e linee .
L’arabo Muhammad Al-Khwarizimi giá intorno all’anno 810 utilizzando i numeri indiani, “divenuti arabi” aveva giá scritto un libro di matematica coniando un termine che in Italiano divenne “algebra” .
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