Se si utilizza la logica e la statistica si comprende che è del tutto sbagliato ritenere che nei paesi occidentali ci sia una “Democrazia” basata sul multipartitismo. La propaganda è così potente che molti di noi lo hanno creduto, e alcuni lo credono ancora. Considerando paesi come la Gran Bretagna, gli Usa e il nostro, scopriamo
che la maggior parte delle persone non ha alcun potere di influire sulla scelta di chi andrà al governo. Infatti, sono i Partiti a scegliere i candidati, e inoltre la maggioranza degli aventi diritto al voto o non partecipa oppure non rientra nel novero di coloro che hanno “scelto” quel candidato (in realtà scelto dai partiti) che governerà. Per questi evidenti motivi si potrebbe parlare di una “democrazia” degli
assenti, ovvero di quelli che non vanno alle urne e non hanno eletto il governo in carica. Paradossalmente, chi non vota (almeno molti di quelli che non votano) rappresenta colui che ha capito che il teatrino allestito e finanziato dalle solite persone (e che alla fine paghiamo noi stessi) serve ad impedire che le persone si organizzino per creare un vero sistema politico, che nulla ha a che vedere con quello attuale.
Ormai da tanto tempo autorevoli personaggi mettono in guardia sulla truffa del sistema partitico. Ad esempio, ha osservato Noam Chomsky: “essenzialmente c'è un solo partito politico, il partito degli affari, con due fazioni... I programmi sono poco più che uno strumento per guadagnare voti... Il sistema politico è strettamente
correlato al potere economico, sia attraverso le persone, sia attraverso vincoli di più ampia portata imposti alla sua linea d'azione”.
Lo stesso sistema esiste persino nei paesi in cui i cittadini sono prigionieri di una feroce potenza straniera, come in Iraq e in Afghanistan. Queste ultime elezioni amministrative hanno mostrato come anche nel nostro paese l’astensionismo sta crescendo, e probabilmente fra non molto diventerà alto come quello inglese e americano. L’affluenza alle urne in queste amministrative è stata in
media di poco più del 64%, e questo vuol dire che circa il 36% non ha votato e che dunque anche quei candidati che hanno avuto oltre il 50% in realtà sono sostenuti
soltanto da una percentuale minima di elettori, considerando anche quelli che hanno votato altri partiti e gli astensionisti. Ad esempio, in Lombardia, Roberto Formigoni è stato eletto dal 55% degli elettori, ma l’astensionismo è stato del 36%. Dunque, avendo gli altri partiti preso il 45%, e considerando gli astensionisti, si può dire che il
governatore neoeletto ha il consenso di circa il 19% degli aventi diritto al voto. Se si considerano le schede bianche e quelle nulle, la percentuale scende ancora di più. Di certo il governatore non ha il consenso di oltre l’80% degli aventi diritto al voto.
Nessuno degli eletti può vantare un vero consenso da parte della maggior parte degli elettori,
Paradossalmente, più le persone che si accorgono del sistema politico truffaldino, e più sembra che si rafforzi la destra. Questo succede perché i primi a capire la truffa sono di solito quelli che prima votavano i partiti di sinistra (ovviamente non si esclude che ci siano anche persone che prima votavano a destra). Dunque,
rinunciando a votare, la percentuale dei voti a destra aumenterà, ma in realtà non sono aumentati i votanti. Ovviamente la propaganda farà credere che questi partiti sono più forti delle sinistre, e non spiegherà che in realtà possono addirittura essere più deboli di prima, nonostante l’apparenza. La sinistra può diventare più debole
anche a causa delle piccole formazioni che si propongono come “rivoluzionarie” (ad esempio la lista Grillo), mentre in realtà (anche senza volerlo) fanno il gioco di chi vuol far apparire la destra molto più forte di quello che è. Le liste come quella di Grillo servono a far recare alle urne chi ne ha fin sopra i capelli dei partiti di regime.
Il paradosso è che, chi ha votato Grillo, ha creduto ingenuamente di aver sostenuto qualcosa di diverso rispetto ai soliti partiti, senza considerare che la stessa campagna elettorale di Grillo (Internet, iniziative, incontri, ecc.) è stata organizzata e pagata da società sostenute dalle stesse banche che finanziano gli altri partiti.
Alle scorse elezioni europee il fenomeno dell’astensionismo si era già mostrato. Infatti, alle ultime elezioni politiche FI prese il 22-23% dei voti validi, e i Ds il 14- 15%. FI era al suo minimo storico (il 21,1% della «discesa in campo» del 1994), e i Ds al di sotto dei due minimi storici (nel 1992, ai tempi di Occhetto 16,1% e di
Veltroni l6,6%). In pratica, la coalizione del Pdl, che ha preso il 35% dei voti, non ha avuto consensi dal 67% degli elettori. Considerando gli astensionisti, la destra non ha avuto il sostegno del 76% degli aventi diritto al voto. Il fenomeno dell’astensionismo riguarda anche gli altri paesi dell’Unione europea.
Alle ultime elezioni (10-13 giugno 2009), su 375 milioni di aventi diritto al voto, ben 214 milioni di elettori non votarono. Questo significa che il 56,9%, ovvero la maggior parte dei potenziali elettori, non sostiene l’Ue. Nei dieci nuovi paesi annessi la media dei votanti è stata del 26,7%.
In Francia e in Germania votarono il 43% degli elettori, in Gran Bretagna votò il 38,9%, in Spagna il 45,94%, in Polonia soltanto il 20,42%, ecc. In Slovacchia addirittura ci fu un appello del portavoce dei vescovi slovacchi Marian Gavenda: "Se la Chiesa non avesse fatto un appello per il voto avremmo avuto ancora meno
votanti". Nonostante l’appello, la percentuale di votanti fu del 16,6%.
La maggior parte dei cittadini europei non intende sostenere in alcun modo l’attuale sistema, comprendendo la truffa oppure essendo in grado di vederne la corruzione.
La propaganda dei personaggi che affollano le trasmissioni televisive o scrivono sui giornali, mira a far credere che si tratta di “avvicinare i cittadini alla politica”, come se chi non vota è un poveraccio incapace di “capire la politica”. Si cerca di svalutare
l’astensionista piuttosto che far emergere i veri motivi del problema. Non si fa capire che è questa politica, che non è politica, a non essere giustamente accettata. Non è politica perché la vera politica è quella fatta per il bene di tutti, o per risolvere problemi che riguardano i cittadini. Ma l’attuale politica, come ormai molti hanno
capito, è la difesa di interessi di parte attuata da personaggi scelti dai partiti.
Nessuno parla dell’esistenza di un astensionismo molto “attivo”, nel senso che le persone che decidono di non sostenere più l’attuale sistema vogliono anche proporre altro, e qualcuno lo fa attraverso blog o forum.
La domanda è: che democrazia è quella che dà potere a personaggi che la maggior parte della popolazione non vuole? La propaganda continua a cercare di far credere che sono i cittadini a votare i loro governanti, e si continua a fare una politica-spettacolo che
nulla ha a che fare con la democrazia. Berlusconi millanta consensi del tutto inesistenti, per proteggere il sistema partitico e per legittimare il suo potere.
Ma chi lo vota realmente? In pratica il 10% di persone molto ricche, i suoi dipendenti e consimili, una buona parte di quelli che tifano Milan, e i “cortigiani interessati”, ovvero quelli che pensano di ricavare vantaggi eleggendolo. Tutto questo ovviamente non ha nulla a che vedere con la libertà e la democrazia, e Berlusconi lo
sa benissimo, e non a caso continua a ripetere in modo ossessivo la parola “libertà”, con l’intento di rafforzare una propaganda ingannevole.
Il sistema partitico è adatto a mantenere lo status quo. Per moltissimi anni gli occidentali sono stati sommersi dalla propaganda che parlava di “dittature” come di sistemi monopartitici. In questo modo ci hanno convinto che il semplice fatto che esistessero due o più partiti o coalizioni fosse garanzia di “democrazia”, sviando
l’attenzione dal semplice ragionamento che induce a capire che se entrambi gli schieramenti sono controllati dalle stesse persone è come se vi fosse un monopartito.
Anzi peggio, perché col monopartito è evidente che il potere è unico, mentre con più partiti si inganna il cittadino facendogli credere che gli schieramenti sono diversi. Occorre chiedersi cosa sono i partiti, e come possono impedire ai cittadini di instaurare una vera democrazia.
I Partiti non sono formazioni democratiche, ma oligarchiche, in quanto hanno al vertice un gruppo di potere che impone le direttive in virtù della possibilità di finanziamento. E’ ovvio che una formazione non democratica ma basata sulla capacità finanziaria può creare soltanto un assetto politico non democratico ma
basato a sua volta sulla capacità finanziaria.
Il paradosso è che una volta al potere i partiti si impossessano di denaro pubblico, facendo pagare agli stessi truffati il costo della truffa. Infatti, i Partiti in Italia hanno un costo molto elevato, pagato da tutti noi. Nel nostro paese, pur avendo gli italiani espresso la chiara volontà di non dare denaro pubblico ai partiti, attraverso il
referendum del 1993 (oltre il 90% degli elettori votò contro), i partiti possono incassare cifre enormi. Nel 1999 è stata approvata una legge che di fatto reintroduceva il finanziamento pubblico ai partiti chiamandolo "rimborso elettorale". Nel 2002 tutti gli schieramenti, ad eccezione dei radicali, votarono a favore della nuova legge, la n. 156 del 26 luglio 2002, che titolava "Disposizioni in materia di
Rimborsi Elettorali". La legge abbassava il quorum di accesso al rimborso dal 4% all'1% e aboliva il tetto di spesa, permettendo a quasi tutti i partiti di ricevere somme molto alte di denaro pubblico.
La nostra è proprio una democrazia degli assenti: di chi spera che presto venga distrutto il potere di chi crea spettacoli elettorali, calpestando la dignità dei cittadini di essere sovrani e di eleggere persone che si occuperanno realmente degli interessi di tutti.
Fonte : nuova energia il Blog di A. Randazzo
Sono d'accordo quasi completamente con "l'anima" di questo articolo.
RispondiEliminaIo sono, ad esempio, tra gli "astensionisti" consapevoli della pantomima e che non trovano "sponde" valide e non corrotte.
Su un punto non ho la certezza al 100%: che la lista del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo sia effettivamente finanziata dalle stesse "entità". Probabile, però.
Sul suo Blog, Grillo da sempre ripete che non hanno finanziamenti (lui ne è fuori, anche se ne è in un certo senso il "guru")e che tuttora, nonostante una quota considerevole di voti sia andata al Movimento garantendo ingressi politici ed entrate di quattrini, avrebbe rifiutato proprio per opposizione al "finanziamento pubblico-politico" che corrompe tutto e tutti in una brodaglia universale.
Non credo che non abbiano sostegni esterni, anche se il fatto che diversi giovani facenti parte di questo Movimento, "incensurati" e non appartenenti ad alcun partito politico, alla fine ce l'hanno comunque fatta e questo segna un grosso punto a favore.
Ero iscritta al Blog di Grillo dalla sua nascita, ma quando ho scoperto che tra i fondatori e ideatori del Blog c'era un certo G. Casaleggio, per curiosità ho "indagato" attraverso Internet scoprendo alcune cose orripilanti, certe correlazioni con gli Illuminati e filmati di deliri veri e propri di onnipotenza. Oltre che solidi legami con società-imbuto di altre società (anche Telecom!)ecc. Ma come, Grillo faceva parte di questa congrega? Come poteva accettare di avere contatti com personaggi simili?? Ecco spiegato il motivo del suo non parlare più di signoraggio!!! Mi cancellai dal Blog perché le mie proteste a CAPIRE e leggere RISPOSTE a tutto questo, furono ignorate. E non solo le mie, ma anche di altri utenti.
Avevo notato la stessa cosa nel Blog di Di Pietro, che guarda caso alle ultime elezioni amministrative - pur potendo dare una bella spallata "apparente" al sistema, appoggiando un candidato diel Movimento 5 Stelle, ha optato per chi sappiamo. Tra i "credits" del suo Blog, figurano sempre i Casaleggio.Sporchi giochi? Marketing? E' pur vero che siamo ridotti molto male, se ci appelliamo ad un comico (bravo e intelligente, comunque) erp sperare di sovvertire il sistema politico...
Guarda altro caso...se si clicca sull'home page dei Casaleggio, è scomparso qualunque simbolo massonico e legame con gli Illuminati, ed ora sembreano innocui consulenti di informatica, di altissimo livello per giunta (e ti credo....).
Che dire? Non c'è salvezza? Siamo predestinati a restare invischiati in queste sabbie mobili?
Purtroppo non vi è certezza di "salvataggio", finché anche la Chiesa non verrà soppiantata da altro e ben diverso ordinamento rispetto al centro di Potere Occulto e non che rappresenta...Una vera e propria Holding mondiale, che di sicuro non ha a cuore il benessere dei veri cristiani, altrimenti non avrebbe fondato una Banca Misteriosa Intoccabile, e non avrebbe disseminato il mondo di s.p.a., immobiliari e altro....avrebbe potuto garantire posti di lavoro, aiuti economici alle famiglie italiane in difficoltà, no?? Non paga tasse e pretende l'8 per mille nonostante aiuti e balzelli vari dallo Stato che la ospita. Lasciatemelo dire, è una vera e propria vergogna.
Io sono cristiana, ma la Chiesa l'ho sempre percepita come un'altra Piramide.
Per RIPULIRE dall'immondizia il Paese Italia, come vedete, ci vorrebbe un aspirapolvere gigantesco