martedì 11 maggio 2010

La speculazione si é nuovamente beffata degli Europei



E ora gli speculatori hanno anche più di una ragione di esultare. Si sono gettati a comprare il debito pubblico greco con forti sconti (ossia con tassi d’interesse al 12%: erano stati declassati a «junk bonds» dalle note agenzie di rating); hanno attizzato i media perchè gridassero l’allarme sul debito sovrano e l’insolvenza greca. La BCE e gli Stati si sono precipitati a pagare il conto greco, ossia quello in mano agli speculatori. Hanno rifatto il gioco con Spagna e Portogallo, diffondendo le voci più catastrofiche su quelle finanze. BCE e Stati hanno messo in campo i 700 miliardi: ora gli speculatori hanno montagne di titoli di debito pubblico che hanno acquistato per un boccone di pane, e il cui rimborso è garantito, nientemeno, dall’Unione Europea.

Il “salvataggio europeo” ci regalerá almeno 20 anni di ulteriori sacrifici con l’aumento delle imposte e il taglio delle spese e dei consumi. Ciò comporterá problemi sociali così violenti che non faranno che aggravare la situazione iniziale: le finanze pubbliche saranno ancor più degradate, con l’aggiunta di una disoccupazione a due cifre.

Fino a quando le società sopporteranno, senza rivolte sociali, di essere le vittime dei banchieri? E quando finalmente le società degli schiavi si ribelleranno, saranno tuttalpiú i politici di turno a pagare in credibilità e legittimità, mica i banchieri. E i banchieri potranno dire, con apparente ancor più ragione: lasciate governare noi, visto che la democrazia non funziona.

Giá!!........ …..accade che la verità venga scritta, ma non sia letta; e se letta, non creduta; e se creduta, non presa in considerazione; e se presa in considerazione, non tanto da cambiare i comportamenti, da indurre ad agire “di conseguenza”.

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