martedì 5 gennaio 2010

LA TRAPPOLA: DISUMANIZZARE


Di Solange Manfredi

Più passano gli anni e più mi sembra di essere una protagonista del film The Truman Show .
L'ultima chicca è arrivata il giorno di Natale con la notizia del fallito attentato al volo Amsterdam - Detroit.

Secondo quanto riportato dai media di tutto il mondo, il terrorista islamico, un nigeriano di 23 anni, nascondeva dell'esplosivo nelle mutande, nella zona tra testicoli ed ano (non si è capito bene se l'attentatore avesse addirittura un cilindro di esplosivo inserito nell'orifizio anale).
Ovviamente il giovane attentatore ha deciso di compiere le operazioni necessarie all'innesco non nella toilette dell'aereo, come sarebbe stato logico, oltre che sicuro, visto dove trasportava l'esplosivo, ma comodamente seduto al suo posto, probabilmente convinto che nessuno dei passeggeri avrebbe notato un giovane uomo, mal vestito, che, sbottonati i pantaloni, armeggiava tra i testicoli.
Come nelle migliori fiction americane, un passeggero, notato del fumo, si lanciava sul terrorista e lo immobilizzava, mentre l'equipaggio gettava sul pube del nigeriano dell'acqua per evitare la detonazione dell'ordigno ormai innescato.
L'attentato veniva sventato, dunque, grazie al coraggio dei passeggeri.
Il giovane nigeriano ammetteva subito di essere un terrorista e di essere stato addestrato per compiere l'attentato suicida da Al Qaida nello Yemen. Pronta la risposta americana: è già pronto il raid punitivo verso il paese “canaglia”.
I media si dimenticavano, però, di aggiungere a questa toccante “favola” di Natale le dichiarazioni di tre passeggeri del miracolato volo, ovvero:
- quella dei coniugi Kurt e Lori Haskell, i quali hanno dichiarato che mentre attendevano di salire sul volo hanno assistito alla seguente scena: il futuro attentatore viene accompagnato all'imbarco da un uomo vestito in modo elegante (l'attentatore era mal vestito) che chiede al personale di far imbarcare il futuro attentatore seppur senza passaporto affermando: “
E' del Sudan, noi lo facciamo sempre”. Noi chi? Non si sa, comunque l'attentatore viene imbarcato; (1)
- quella della sig. Patricia Keepman (2), sul volo insieme alla figlia, la quale ha dichiarato che sull'aereo vi era un uomo che, con una telecamera, ha ripreso l'intero volo, compreso il tentativo del terrorista nigeriano di far esplodere l'ordigno, ripresa quest'ultima avvenuta con estrema calma. (3)
Dunque in questo “presunto” miracolo di Natale abbiamo:
- un “presunto” terrorista che viene accompagnato all'imbarco da un misterioso uomo che gli permette di salire sull'aereo addirittura senza passaporto;
- un passeggero che, cosa assai inconsueta, decide con una telecamera di riprendere tutto il volo (chiunque abbia volato sa quanto possa essere interessante riprendere ogni minuto di un volo transoceanico, si può riprendere chi mangia, chi dorme, chi legge, chi va in bagno, insomma emozionante, proprio il filmino da far vedere agli amici al ritorno dalla vacanza). L'improvvisato cameraman, però, in questo caso, ha una gran fortuna; infatti, non solo è seduto vicino all'attentatore ma questi, pur trasportando l'esplosivo nelle mutande, decide di compiere le operazioni di innesco dell'ordigno comodamente seduto al suo posto, così permettendo delle ottime riprese;
- in ultimo l'eroico passeggero che si getta sul terrorista immobilizzandolo è, guarda il caso, un regista.
Tralasciando di puntare la nostra attenzione su queste straordinarie, e fortunate, coincidenze due domande sorgono spontanee:

1. chi ha il potere di far imbarcare una persona senza passaporto?
2. visto che l'attentatore era “accompagnato” da una persona che aveva il potere di farlo imbarcare benché sprovvisto di documenti e pertanto senza che, presumibilmente, fosse sottoposto ad altri controlli, magari più approfonditi, perché l'esplosivo doveva essere nascosto proprio nelle mutande? Non poteva trasportarlo in una zona, diciamo, meno sensibile? Invece no, proprio nelle mutande, mutande che ci sono state anche mostrate in foto e che, forse per pregiudizio, apparivano pure un po' ingiallite!
Perché dunque nelle mutande?
La risposta è forse nell'impatto psicologico che questa notizia doveva avere sulla popolazione per continuare ancora una volta, e con sempre maggior forza, a mostrarci i “presunti” terroristi islamici non come persone, ma come bestie.

E' questo il fine: questa ennesima notizia (che io personalmente, come avrete capito, considero falsa), è stata così confezionata perché solo umiliando e degradando a bestie i c.d. “presunti” terroristi islamici, la c.d. società civile può accettare che su di loro vengano commesse le più grandi atrocità.

Alcuni mesi fa ho scritto un articolo sulla sentenza della Corte Costituzionale che legittimava l'apposizione del segreto di stato sull'operazione congiunta di uomini del Sismi e della CIA, che avevano rapito a scopo di tortura l'imam di Milano Abu Omar, sottolinenando come fossero stati violati i diritti umani di un cittadino e di come l'indifferenza dell'opinione pubblica a tale vicenda fosse un segno estremamente pericoloso.
A conferma di ciò, tra i commenti all'articolo, un lettore ha scritto: “
...Non dimentichiamoci che i terroristi fanno strage di persone innocenti,\anche di loro concittadini,\per i loro fini. E secondo me queste persone vanno fermate con qualunque metodo... se io fossi il capo dei servizi segreti mi preoccuperei soprattutto dell'incolumità dei miei cittadini innocenti. Che poi questo comporti l'espulsione dall'Italia di terroristi pericolosi, magari con modalità anche poco ortodosse, è un'eventualità che non mi sconvolge e non mi fa gridare alla violazione di diritti(si parla di diritti umani e i terroristi di umanità ne hanno ben poca)”
Eccolo il meccanismo: i terroristi non hanno diritti perché non sono umani.
Attenzione perché questo è un meccanismo psicologico pericoloso. Non c'è stato genocidio nel XX secolo che non sia stato preceduto da questa precisa opera di “persuasione”: si deve inculcare nella popolazione paura ed odio verso avversari che devono essere disumanizzati, solo così qualsiasi atrocità può essere accettata e giustificata. Certo, le giustificazioni devono essere costruite con il tempo, lentamente, dal potere politico e dall'informazione (ovvero disinformazione). I passaggi sono sempre gli stessi:

1. Si devono usare termini specifici per definire gli avversari (es: feccia umana, bestie, ecc...);
2. Si devono presentare come persone prive di umanità (sporche, fanatiche, pronte a farsi esplodere in mezzo a civili innocenti, che usano bambini come scudo, che decapitano innocenti, che considerano normale stuprare le donne, ecc...);
3. Si deve inculcare nella popolazione la paura (ci stanno rubando il lavoro, stanno tentando di invaderci piano piano privandoci della nostra identità, che ci conquisteranno riempiendo il nostro paese di moschee che altro non solo che luoghi ove i terroristi si incontrano e progettano attentati contro i nostri figli, ecc...)

Ovviamente tutto ciò deve essere accompagnato da una intensa attività di intelligence per costruire false notizie e occultare la verità. Ma in questo i servizi segreti sono maestri e noi cadiamo nella trappola.
Così un sequestro a scopo di tortura diventa un'espulsione non ortodossa doverosa da parte del capo dei servizi segreti per la tutela dei cittadini. L'operazione, inoltre, non viene considerata eseguita in violazione dei diritti umani con la giustificazione che le persone
sospettate di terrorismo non sono umane, sono bestie e, d'altronde, a quale uomo verrebbe mai in mente di uccidere vittime innocenti mettendosi dell'esplosivo nell'ano? Solo una bestia, appunto!

Ecco il fine psicologico che, probabilmente, aveva l'accurata preparazione di questo falso attentato, con tanto di diffusione dell'immagine delle mutande esplosive. Ecco ciò che sta accadendo. Ecco ciò che mi fa paura, mi fa paura perché quest'opera di persuasione viene attuata dai governi con la complicità dei media, e questo è un segnale veramente pericoloso. La storia, come ho già detto, insegna che a seguito di questa precisa opera di persuasione sono sempre seguiti genocidi, con rilevanti perdite da entrambe le parti.

1. http://www.mlive.com/news/detroit/index.ssf/2009/12/flight_253_passenger_says_at_l.html
2. http://www.620wtmj.com/news/local/80201152.html
3. http://www.infowars.com/man-videotaped-underwear-bomber-on-flight-253/

2 commenti:

  1. Condivido questo articolo interessante e diretto come un pugno allo stomaco di chi non vuol approfondire mai niente.
    Per me, quindi, non è un pugno: da tempo sto osservando in quali trappoli mortali stiamo cadendo tutti, europei e non, cittadini di qualunque parte del pianeta, sotto i governi che di concerto hanno già organizzato la nostra non-vita....con la "nostra" complicità, perchè abbiamo paura e perché sapere la verità sarebbe sconvolgente, devastante.
    Eppure qualche lumicino si accende qui e lì, qualche testa pensante a fatica emerge dal buio e si fa domande, crea dubbi, semina altre domande e via così...
    Non è molto, ma è già qualcosa...

    RispondiElimina
  2. ...così come è iniziato per mè, spero di poter in qualche modo contribuire ad innescare qualche piccola scintilla utile ad accendere qualche altro lumicino!

    RispondiElimina

...I COMMENTI SONO APERTI A CHIUNQUE, ANCHE SE ANONIMO...